Arresti domiciliari con il braccialetto elettronico a carico di due giovani pregiudicati, residenti nel Foggiano, un 27enne ed un 29enne, indagati per una serie di furti pluriaggravati commessi, che avrebbero commesso in concorso, in danno di esercizi pubblici della zona stazione di Ancona.
La misura cautelare, chiesta dalla Procura di Ancona, è stata eseguita dopo l'attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile del capoluogo, con la collaborazione della polizia ferroviaria di Ancona e della locale polizia scientifica.
I fatti risalgono alla notte del 16 marzo scorso quando gli indagati si sarebbero introdotti dapprima all'interno di un ristorante e, successivamente, dopo averne sfondato la porta a vetri di ingresso e neutralizzato il sistema di videosorveglianza, avrebbero asportato il cassetto del registratore di cassa contenente la somma di circa 500 euro.
Subito dopo sarebbero entrati all'interno di un bar poco distante e, dopo aver divelto una finestra laterale, avrebbero asportato il registratore di cassa contenente la somma di circa 350 euro.
All'esito dei riscontri probatori, anche grazie agli elementi raccolti tramite i sistemi di videosorveglianza, la Procura di Ancona ha chiesto al gip l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico che è stata prontamente disposta ed applicata nelle ultime ore. Uno dei due arrestati è stato rintracciato in un appartamento sito nel Comune di Bologna; l'altro, invece, era nell'abitazione di propria residenza del foggiano.
Scovato oltre mezzo milione di articoli per fumatori importati in contrabbando da San Marino: il responsabile segnalato dalla Guardia di Finanza di Macerata alla locale Procura della Repubblica.
IL FATTO - L'operazione trae spunto dal posto di blocco che i finanzieri del gruppo di Macerata hanno effettuato nei pressi del casello autostradale di Civitanova Marche. Qui le Fiamme Gialle hanno fermato un’autovettura palesemente carica di merce.
L'ispezione del mezzo ha consentito di rinvenire oltre mezzo milione di prodotti accessori ai tabacchi da fumo (tra cui cartine arrotolate senza tabacco, filtri e cartine semplici), soggetti ad imposta di consumo in base al decreto legislativo 504 del 1995.
Le preliminari operazioni condotte dai militari hanno permesso di accertare la detenzione e il trasporto illecito degli articoli, visto che il conducente non aveva con sé alcuna documentazione fiscale che ne giustificasse l’acquisto e che ne attestasse il preventivo versamento della relativa imposta di consumo, né tantomeno possedeva alcuna licenza autorizzatoria all’acquisto dei beni in esenzione d’imposta.
Successive indagini più particolareggiate hanno consentito di constatare che gli accessori per fumatori erano stati illecitamente importati dallo Stato di San Marino e che erano destinati a numerose rivendite di tabacchi della fascia costiera e dell’entroterra marchigiano, che al momento sono in corso di identificazione.
La stringente normativa di settore, volta a scongiurare l’evasione pressoché "istantanea" in tale comparto, atteso che tali beni di larghissimo consumo, acquistati e rivenduti "in nero", vengono immediatamente collocati sul mercato senza lasciare alcuna traccia fiscale, equipara tali illeciti al "contrabbando" di tabacchi lavorati esteri, con tutte le conseguenti sanzioni del caso.
Chi viene fermato con un quantitativo superiore ai 10 chilogrammi di tabacco lavorato estero di contrabbando, è punito con una multa pari a 5 euro per ogni grammo di prodotto e con la reclusione da due a cinque anni.
Nel caso di specie, utilizzando appositi indici di equivalenza forniti dall'amministrazione finanziaria, il trasportatore è risultato detenere circa 27 chilogrammi di prodotti "equivalenti" al tabacco di contrabbando.
Tutti gli articoli per fumatori presenti a bordo dell'auto e il mezzo stesso sono stati sottoposti a sequestro. Il conducente, da considerarsi presunto innocente fino a sentenza definitiva di condanna, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, per il reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri.
Lo scudetto più bello di sempre per i tifosi nerazzurri: per la prima volta nella storia una delle due squadre milanesi, l'Inter, vince il titolo in un derby. I ragazzi di Simone Inzaghi hanno compiuto un'impresa mai riuscita al culmine di un campionato dominato in lungo e in largo.
La gioia per il tricolore è doppia, visto che si tratta del trionfo che vale la seconda stella. Sul campo non c'è stata storia con i nerazzurri che sono passati in vantaggio già al 17' con la testata di Acerbi, dimenticato dalla difesa milanista, sugli sviluppi di calcio d'angolo. Nella ripresa arriva anche il gol di Thuram, mentre è inutile la rete del 2-1 di Tomori. Per i tifosi rossoneri l'ennesima delusione in una stagione avara di emozioni.
Per i tifosi interisti, invece, scatta la grande festa. Incuranti delle basse temperature i tanti supporters di fede nerazzurra hanno invaso le strade del capoluogo, così come degli altri comuni della provincia di Macerata, con i loro caroselli e striscioni celebrativi oltre che goliardici con sfottò coloriti nei confronti dei cugini sconfitti. Corso Cavour bloccato sino alla mezzanotte per via dei festeggiamenti al Monumento ai Caduti, in strada scende anche l'assessore comunale Paolo Renna.
Di seguito una carrellata con le più belle immagini della festa scudetto interista:
La Volley Banca Macerata ha ottenuto la promozione in Serie A2 grazie alla netta vittoria in Gara 3 contro Mantova. Un successo che mette il punto esclamativo su una stagione pazzesca da parte dei ragazzi di coach Castellano, che sono sempre stati al comando del proprio girone e hanno rimontato Mantova dopo la sconfitta inziale in Gara 1. Abbiamo raccolto la soddisfazione del Presidente della Pallavolo Macerata Gianluca Tittarelli all’indomani della storica promozione in Serie A2.
“La soddisfazione è grande perché la vittoria di ieri è il giusto epilogo di un cammino fantastico - dichiara ai nostri microfoni -. La squadra ha recitato un ruolo da assoluto protagonista in questa stagione. Siamo stati sempre primi nel girone blu e questo è stato possibile grazie a tanti sacrifici e tanto lavoro. Abbiamo conseguito questa storica vittoria che ci permette di riportare Macerata nel panorama nazionale di Serie A2, che è quello che si merita. Di questo siamo molto orgogliosi”.
Come detto, i biancorossi avevano perso la prima partita contro Mantova ed erano stati ad un passo dalla capitolazione anche in gara 2, dove avevano recuperato 2 set di svantaggio. Proprio la partita giocata al Banca Macerata Forum secondo il patron Tittarelli è stata la chiave di volta per la vittoria finale: "Siamo partiti male nella serie, perdendo Gara 1 a Mantova. In quel caso loro hanno fatto una gran partita, mentre noi siamo andati meno bene rispetto al nostro solito. La chiave di volta però è stata Gara 2 giocata a Macerata. Sotto di due set e con due match point in favore degli avversari, i ragazzi sono stati bravi a crederci fino alla fine e hanno avuto la forza per ribaltare il risultato. Quella vittoria ci ha dato una spinta notevole e tanta convinzione nei nostri mezzi, oltre ad intaccare qualche certezza nei confronti di Mantova. Ieri, infatti, nonostante il favore del campo, hanno dovuto arrendersi di fronte ad una prestazione eccellente dei nostri ragazzi".
Nonostante i 296 km che separano Mantova da Macerata, più di 100 tifosi hanno voluto supportare la squadra nella Gara 3 dello spareggio promozione. Sarebbero stati ancora di più, se non fosse per la capienza ristretta del palazzetto di Mantova. Il presidente Tittarelli ha voluto ringraziare dunque i supporters che si sono messi in viaggio per seguire la squadra e ha detto come sia già a lavoro, insieme all’amministrazione comunale, per organizzare un evento in grado di celebrare il successo anche nella città di Macerata.
“Ringraziamo tutti i tifosi che hanno percorso tanti chilometri per seguire la squadra, erano davvero tanti - dice Tittarelli -. Va anche detto che il palazzetto di Mantova non ha una grandissima capienza; quindi, parecchi non sono potuti partire in mancanza di biglietti. L’entusiasmo è alto e questa vittoria sarà assolutamente da condividere con la città. Decideremo nei prossimi giorni con l’amministrazione comunale come muoverci, ma sicuramente faremo qualcosa per condividere questa vittoria con la città, perché abbiamo l’orgoglio di portare in giro per l’Italia il nome di Macerata”.
Gianluca Tittarelli conclude l’intervista con una dedica speciale per questa vittoria: "Una dedica la faccio a tutto il nostro movimento. Pallavolo Macerata è nata nel 1984 e quest’anno compie 40 anni. È un caso che questa ricorrenza speciale sia concisa con la promozione in Serie A2. Ringrazio tutta la società. Negli anni abbiamo fatto tanti sacrifici, ma ci abbiamo sempre creduto".
L'azienda sanitaria territoriale di Macerata assume a tempo indeterminato trentotto figure professionali, appartenenti al personale amministrativo con diversi ruoli, che lavoravano e lavorano nell’azienda a tempo determinato e hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione, previsti dalla legge.
Questa volta si tratta di amministrativi, con diverse funzioni, a cominciare, nello specifico, da 13 videoterminalisti, 11 coadiutori amministrativi, 8 operatori tecnici addetti all’accoglienza, 4 magazzinieri e 2 autisti. Le assunzioni rientrano nella programmazione economica del fabbisogno triennale 2023-2025, di cui al relativo piano.
"Grazie a queste stabilizzazioni non si disperdono le risorse umane che sono state già formate e che hanno acquisito competenza ed esperienza lavorando all’interno della nostra azienda sanitaria a tempo determinato", dichiara il direttore generale dell’azienda sanitaria territoriale di Macerata, Marco Ricci.
L’amministratore di sostegno falsifica due testamenti del cugino defunto e intasca un'eredità da 1,8 milioni di euro, ma viene scoperto dalla guardia di finanza e denunciato.
Le indagini sono partite dalla denuncia di un erede legittimo e hanno consentito ai finanzieri di Fermo di accertare la falsità dei testamenti pubblicati un mese dopo la morte dell'assistito, sottoposto ad amministrazione di sostegno per il suo stato vegetativo e incapacità di intendere e di volere.
A pubblicarli l'amministratore di sostegno, cugino del defunto: in base ai due testamenti risultava che, con il primo, l'assistito aveva nominato il suo amministratore di sostegno erede universale e con il secondo la moglie dell'amministratore beneficiaria di una polizza vita.
Mediante consulenza grafologica-calligrafica è stata appurata la falsità dei testamenti, che sarebbero stati scritti dall'amministratore di sostegno di proprio pugno. Una volta acquisito il patrimonio di 1,8 milioni di euro, l'erede illegittimo e la sua famiglia hanno posto in essere una serie di operazioni finanziarie diversificate, investendo in titoli una parte della somma. Il denaro presente sui conti e i valori mobiliari acquistati sono stati sequestrati.
L'amministratore è stato denunciato per falsità in testamento olografo, cambiale o titoli di credito, falsità materiale commessa dal privato e falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
La polizia di Stato, attraverso gli investigatori della divisione anticrimine di Macerata e del servizio centrale anticrimine, ha eseguito un provvedimento di confisca di beni e assetti societari, per un valore di circa 3 milioni di euro, emesso, ai sensi della normativa antimafia dal tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Ancona, su proposta formulata congiuntamente dal questore e dal procuratore della Repubblica di Macerata.
Il provvedimento, che segue il precedente provvedimento di sequestro emesso dal medesimo tribunale nell’ottobre 2022, riguarda un affermato imprenditore edile e immobiliare di origine calabrese, da un ventennio insediatosi nelle Marche, già sottoposto, nel 2020 alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno per la durata di tre anni, disposta sempre a seguito di motivata proposta del questore di Macerata.
Coinvolto in passato in diverse vicende processuali riguardanti reati tributari, finanziari, fallimentari, contro il patrimonio e la pubblica amministrazione e in materia di rifiuti, l’uomo risulta, altresì, imputato dinanzi al tribunale di Palermo per riciclaggio aggravato dalle finalità mafiose, avendo le indagini coordinate dalla direzione distrettuale Antimafia del capoluogo siciliano accertato consolidati legami con Cosa Nostra nel periodo 2014-2015.
L’uomo, in particolare, utilizzando lo schermo delle compagini societarie a lui indirettamente riconducibili, avrebbe agevolato, nell’ambito di uno stabile rapporto di collaborazione fiduciaria, un esponente di vertice del clan Graziano del mandamento mafioso di Resuttana (PA), nella realizzazione di operazioni di natura immobiliare e finanziaria finalizzate all’investimento delle risorse economiche illecite dell’organizzazione mafiosa in provincia di Roma e in Romania.
Le odierne investigazioni svolte dalla divisione polizia anticrimine della questura di Macerata, in stretta collaborazione con il servizio centrale anticrimine, hanno consentito di accertare come il soggetto, a fronte di una situazione reddituale di natura contenuta, abbia costituito, in territorio marchigiano, anche attraverso l’interposizione fittizia di familiari e prestanome, un importante e articolato sistema societario operante nel settore immobiliare, mediante la realizzazione di sistematiche operazioni volte a impedire la diretta riconducibilità delle strutture imprenditoriali in argomento alla sua persona.
Le società, tutte strettamente collegate tra loro, infatti, sono state utilizzate per operare trasferimenti di beni e di ricchezza, per giustificare spese e conseguente abbattimenti di utili (anche con ricorso a fatturazioni inesistenti), per parcellizzare e al contempo riciclare denaro, celando la disponibilità di somme provento di reati.
Con l’odierno provvedimento, il tribunale delle Misure di prevenzione di Ancona, accogliendo la proposta formulata congiuntamente dal procuratore della Repubblica e dal questore di Macerata, ha disposto la confisca della totalità delle quote e dell’intero compendio aziendale di sei società operanti nel settore immobiliare ed edilizio, 15 fabbricati e 26 terreni, 3 veicoli e numerosi rapporti finanziari, per un valore complessivamente stimato di circa 3 milioni di euro.
Nelle Marche, e non solo, capita sempre più di frequente avvistare branchi di lupi che scorrazzano nelle vicinanze delle abitazioni o nei campi e boschi in prossimità delle strade interpoderali dove spesso le persone si recano per passeggiare o dedicarsi a una corsa.
Molteplici sono stati gli avvistamenti nell'ultimo periodo nelle campagne di Treia e l'ultimo risale a qualche giorno fa, in zona Schito, quando un giovane lavoratore ha visto spuntare dal grano ancora verde quattro lupi che si aggiravano indisturbati sotto un tiepido sole primaverile, in pieno giorno.
La presenza di questi affascinanti predatori che popolano le nostre campagne, arrivando anche in prossimità dei centri urbani e persino delle spiagge, apre una questione più generale sulla necessità di una convivenza informata e rispettosa che tuteli l’essere umano da una parte e una specie protetta, come quella del lupo, dall’altra.
Ma come sono arrivati a popolare habitat diversi da quello più prettamente appenninico e ad avvicinarsi sempre di più all’uomo? E come bisogna comportarsi nel caso in cui s’incontra un lupo? Lo abbiamo chiesto al Comandante del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agro- Alimentare e Forestale di Macerata, Simone Di Donato: “Come Arma Forestale stiamo formando il personale perché ci sarà sempre una maggiore interazione tra l’uomo e i lupi. Innanzitutto, come prima cosa, occorre individuare, attraverso la certificazione degli esperti zoologi, le caratteristiche che distinguono il ‘lupus familiaris’ dal lupo puro; potrebbero esserci anche degli ibridi dati dall’incrocio con i cani”.
Per quanto concerne la storia della diffusione di questa specie animale, gli anni Settanta hanno segnato una fase d’importante cambiamento: “Dall’inizio degli anni '70- prosegue Di Donato-, quando i lupi erano circa 300 esemplari, si è assistito a un importante incremento riproduttivo: oggi sono circa 3000 i lupi che popolano tutta la zona appenninica. Questo è il risultato diretto di una maggiore tutela ambientale.
Un tempo, la caccia al lupo era incentivata economicamente; fino agli anni Settanta, i cacciatori ricevevano 150.000 lire per ogni lupo abbattuto. Inoltre, va ricordato che il lupo, con il suo ruolo di super predatore e bioregolatore, è una figura chiave nell’equilibrio ecologico.
La presenza di questo animale influisce profondamente sull’ambiente circostante, fino a modificare addirittura il corso dei fiumi. Predando specie animali, come i caprioli, che si nutrono degli apparati radicali delle piante lungo i fiumi, il lupo favorisce un più ampio e variegato sviluppo della vegetazione, che a sua volta, incide sul tracciato dei fiumi. Deve esserci”.
Tuttavia, l’espansione demografica umana, con il conseguente aumento di quelli che vengono definiti gli “attrattivi” per le specie selvatiche, ha fatto sì che quest’ultime si sono ritrovate a consumare fonti di cibo alternative e più facilitate, a portata “di fauci”, come i rifiuti prodotti degli uomini. Questa vicinanza ha dato vita a nuove sfide nella gestione della convivenza tra uomo e lupo.
A tal riguardo, “l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)- spiega il Comandante Di Donato- sta attualmente elaborando un protocollo per la gestione dei cosiddetti “lupi confidenti”, tipologia che, non temendo più l’uomo, si avvicina alle abitazioni di quest’ultimo. Nello specifico, Il ‘Lupo confidente’ è un termine utilizzato per descrivere un lupo solitamente giovane in fase di dispersione, che ha lasciato il proprio branco originario per cercare nuovi territori dove stabilirsi e, eventualmente, formare un nuovo gruppo. Questi lupi sono esemplari che, avendo acquisito una certa autonomia, si avventurano anche in zone abitate dall’uomo, attratto da fonti di cibo facilmente accessibili come rifiuti, animali domestici, colonie feline o pollai.
Per rendersi conto della loro forza, basti pensare che un lupo può sbranare un cane in pochi secondi; ha una potenzialità cinque volte il peso del cane e un apparato muscolare molto più forte. Va detto anche che avvengono più morti a causa di cani come Pitbull o Rottweiler ma non si può affatto parlare di ‘rischio zero’ con i lupi”.
A proposito di rischio, la valutazione di quest’ultimo legata ai lupi e alla loro interazione con gli esseri umani coinvolge diversi parametri e protocolli. Quando un lupo diventa potenzialmente pericoloso per l’uomo, ci sono alcune situazioni da considerare: la prossimità alle abitazioni a meno di 30 metri per diversi giorni, il comportamento dell’animale nel caso in cui questo consente ripetutamente agli esseri umani di avvicinarsi a una distanza inferiore a 30 metri; potrebbe essere spia di un interesse o mancanza di timore verso l’uomo. Se è il lupo stesso ad avvicinarsi più volte sempre alla stessa distanza di qualche decina di metri, allora è un ulteriore segnale di allerta.
“In caso di pericolosità accertata- conclude Simone Di Donato- è possibile intraprendere diverse azioni; ad esempio, si ricorre a un collare gps per monitorarne gli spostamenti. Tuttavia, se il lupo diventa troppo pericoloso, potrebbero essere necessarie misure come l’allontanamento. A tal proposito l’Arma Forestale sta mettendo in campo alcune iniziative tra cui quella della creazione di squadre di dissuasione con proiettili di gomma. Queste squadre sono ancora in fase embrionale e richiedono un vaglio attento delle azioni da intraprendere nei confronti di una situazione che in futuro sarà da gestire perché il lupo c’è e occorre imparare a conviverci”.
Pertanto, a livello preventivo, le indicazioni sono quelle di evitare di “addomesticare” un lupo dandogli da mangiare, di tenere l’immondizia in appositi contenitori e di mettere al sicuro i propri animali domestici e da cortile. Nella rara situazione in cui avvenga un incontro ravvicinato, la prima raccomandazione è quella di fermarsi e iniziare a far rumore il più possibile, anche battendo le mani. Occorre evitare gli eccessivi allarmismi ma non si può nemmeno sottovalutare il rischio d’interazione con il lupo, rispettando quel discrimine naturale tra essere umano e essere predatore selvatico.
Giunge al termine il primo piano delle opere pubbliche di Pieve Torina. "È uno straordinario successo sul fronte della ricostruzione" sottolinea, anche con commozione, il sindaco Alessandro Gentilucci.
Pieve Torina - uno dei comuni simbolo della distruzione causata dal sisma del 2016 – segna una svolta con il conseguimento di questo fondamentale obiettivo: "Sabato 27 aprile sono orgoglioso di restituire alla comunità la Chiesa di Sant’Agostino che inaugureremo insieme al polo museale e alla Casa di Riposo. È il nostro paese che riparte, che si riappropria di quel futuro che neanche il terremoto è riuscito a portarci via. Oggi - prosegue Gentilucci - siamo qui a testimoniare la nostra tenacia, la nostra caparbietà, il nostro spirito di comunità, l’orgoglio di essere pievetorinesi".
A presenziare l'inaugurazione interverranno il capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il presidente della regione Francesco Acquaroli, il commissario straordinario per il sisma Guido Castelli insieme ad altre autorità civili, militari e religiose. "Siamo riusciti a ricostruire una chiesa comunale, in larga parte crollata. Ora mi appello alle istituzioni - conclude Gentilucci - perché si riesca, in tempi certi, a restituire alla nostra comunità anche la chiesa principale di Pieve Torina, dedicata a Santa Maria Assunta".
L’appuntamento, dunque, è per sabato 27 aprile, a cominciare dalle ore 16:45, con l'esibizione della banda musicale di Pieve Torina, il taglio del nastro, la visita alle strutture, la messa celebrata dal vescovo di Camerino, monsignor Francesco Massara.
Consiglio comunale convocato per lunedì, 29 aprile, alle ore 21. Sono 17 i punti all'ordine del giorno da discutere ed approvare. Si inizia con le comunicazioni del sindaco e del presidente del Consiglio. Successivamente si procede con tre interrogazioni: la prima presentata dai consiglieri comunali Letizia Murri, Mirella Paglialunga, Francesco Micucci, Elisabetta Giorgini, Piero Gismondi, Lidia Iezzi, Yuri Rosati sulla "Variante relativa al Parco del Castellaro”; la seconda presentata dalle consigliere comunali Silvia Squadroni e Lavinia Bianchi sulla realizzazione di una struttura sanitaria dedicata a Centro per l’autismo; l'ultima quella del consigliere comunale Francesco Micucci avente ad oggetto il sottopasso pedonale di via Regina Elena - situazione di altri attraversamenti pedonali.
Si prosegue con l’approvazione del Piano Economico Finanziario (Pef) del servizio di gestione dei rifiuti urban; Provvedimenti per l’anno 2024; il Regolamento per l’insediamento di impianti per telefonia cellulare e per la trasmissione dati ai sensi della L.R. 12/2017 - Approvazione; Variante normativa al Prg vigente finalizzata al parziale riassetto urbanistico-edilizio della zona produttiva denominata "Zona Industriale A_ PA 10-12-17 'Località Piane Chienti. Adozione definitiva"; sede di Segreteria convenzionata tra i comuni di Civitanova Marche e Morrovalle.
E poi ancora approvazione schema di convenzione; scioglimento convenzione ex art. 8 della Legge 23/1996 tra la provincia di Macerata e il comune di Civitanova Marche per utilizzo edificio scolastico ex Iptc; sostituzione componente nella VI Commissione Consiliare "Pubblica Istruzione, Servizi Socio-Assistenziali, Famiglia, Infanzia, Adolescenza, Cultura della salute, Pari Opportunità, Case Popolari, Cooperazione, Emigrazione ed Immigrazione, Sport e Politiche Giovanili"; sostituzione rappresentante del Consiglio Comunale nel Comitato di Gestione del Nido d’Infanzia "La Lumachina"; sostituzione componente dimissionario Consiglio di Amministrazione Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Paolo Ricci; nomina Consiglio di Biblioteca; ordine del giorno inerente "cessate il fuoco ora: appello per la pace e la reciproca sicurezza tra Israele e Palestina".
Tra i punti all'ordine del giorno la Mozione presentata dalle consigliere comunali Silvia Squadroni e Lavinia Bianchi, sulla progettazione di un hub creativo con al suo interno il museo del mare; la mozione presentata dai consiglieri comunali Francesco Micucci, Lidia Iezzi, Yuri Rosati, Roberto Mancini, Mirella Paglialunga, Letizia Murri, Piero Gismondi, sulla gestione del ciclo dei rifiuti; la mozione presentata dalle consigliere comunali Silvia Squadroni e Lavinia Bianchi sul conferimento incarico di studio alle commissioni consiliari permanenti; mozione presentata dai consiglieri comunali Lidia Iezzi, Francesco Micucci, Yuri Rosati, Mirella Paglialunga, Letizia Murri, Roberto Mancini, Piero Gismondi avente ad oggetto: appello per la liberazione di Khaled El Qaisi; mozione presentata dai consiglieri comunali Francesco Micucci, Piero Gismondi, Lidia Iezzi, Roberto Mancini, Letizia Murri, Mirella Paglialunga, Yuri Rosati, sull' istituzione della Zona Economica Speciale (ZES) per la regione Marche.
"Quanto il centrodestra sta avviando in termini di cantieri negli ultimi tre anni per colmare quel gap infrastrutturale frutto di 30 anni di miopia politica e di immobilismo, non ha eguali. Eppure, si preferisce infarcire la propria azione politica in Consiglio regionale con interrogazioni strumentali per suscitare allarmismo ingiustificato. È il caso della consigliera regionale pentastellata, Marta Ruggeri, che ha preferito non informarsi prima di depositare la sua interrogazione". Questa la dichiarazione del capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Simone Livi, in risposta all’interrogazione sull’argomento discussa nella seduta di questa mattina del Consiglio regionale.
"Passando alla concretezza che ci caratterizza, l’intervalliva San Severino-Tolentino, opera attesa da almeno 3 decenni, rappresenta l’ennesimo cantiere sul quale la Giunta di centrodestra, guidata dal presidente Francesco Acquaroli, e l’assessore di FdI, Francesco Baldelli, hanno acceso uno dei tanti riflettori prosegue Livi -. Il 21 marzo scorso, l'intervento su richiesta della regione Marche, è stato inserito nel nuovo Contratto di programma tra il Ministero delle Infrastrutture e i Trasporti e Anas, con la conferma delle risorse già disponibili pari a 88.317.925 euro e con la previsione, a opera cantierabile, di un finanziamento fino a 206.718.750 euro. In questo modo, la società Quadrilatero potrà quindi bandire la gara e far partire il cantiere".
"Si tratta di lavori molto attesi per garantire, una volta realizzati, una viabilità sicura, veloce, moderna, efficiente, in favore di territori del maceratese che sono stati trascurati dalla sinistra. Un’opera strategica inserita nel Piano regionale delle infrastrutture Marche 2023, fin dal 2021 e per la quale abbiamo lavorato fin da subito, senza tanti proclami, ma con la forza dei fatti che smentiscono le vuote parole di chi continua a guardare ai propri interessi e non ai marchigiani", conclude Livi.
Nelle Marche non esiste al momento una emergenza Dengue. Il Gruppo operativo regionale emergenze sanitarie (Gores) si è riunito nei giorni scorsi per individuare strategie al fine di ridurre il rischio di trasmissione del virus sul territorio regionale e migliorare le attività di sorveglianza e prevenzione, non solo della Dengue ma anche delle altre malattie trasmesse da vettori (come Zika, West Nile, Chikungunya, etc).
"La riunione del Gores ha prodotto una serie di indicazioni rivolte ai molteplici attori in campo. L’azione di monitoraggio e controllo parte da porti e aeroporti, potenziali siti a rischio di introduzione di nuove specie di zanzare invasive, che sono già presidiati grazie alle attività messe in essere dall’Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera" (Usmaf), comunica la Regione Marche.
"Saranno presi accordi con Anci per dettare linee di indirizzo utili a migliorare le attività che vedono i Comuni tra i principali protagonisti, in special modo le azioni di monitoraggio entomologico e di lotta alla zanzara tigre, perseguendo la massima riduzione possibile della densità di popolazione delle zanzare".
"I dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie territoriali delle Marche saranno progressivamente coinvolti nelle attività di sorveglianza integrata della Dengue mentre la rete trasfusionale della Regione ha già verificato le attività di emovigilanza e ha rafforzato le misure di prevenzione delle infezioni in caso di donazioni di sangue, organi, tessuti e cellule staminali emopoietiche".
"Fondamentale sarà l’attività di collaborazione dei medici di Medicina Generale, dei pediatri di libera scelta, degli Ordini professionali e delle Società Scientifiche per le attività di sorveglianza dei casi umani di dengue su tutto il territorio regionale grazie alla individuazione precoce dei casi sospetti di malattia, per contrastare la catena di trasmissione del virus dalle zanzare infette alle persone".
"Il materiale informativo ministeriale, di volta in volta disponibile, sarà diffuso sul territorio regionale con la finalità di incoraggiare l’adozione di misure preventive da parte dei singoli cittadini. La riunione del Gores ha rappresentato un importante momento di coinvolgimento istituzionale e confronto utile e necessario tra i molteplici attori coinvolti per garantire un approccio integrato e una risposta efficace".
“La memoria selettiva del consigliere regionale del Pd, Romano Carancini, è senza vergogna politica. Si ricorda di Mogliano ogni 5 anni e solo per quello che fa comodo, senza ricordare che la guardia medica funzionava a singhiozzo da tempo”.
Così il consigliere regionale di FdI, Pierpaolo Borroni, in risposta all’interrogazione sollevata nella giornata di ieri dal consigliere di minoranza Romano Carancini riguardo la carenza di medici di famiglia nel comune di Mogliano (leggi qui).
“Le loro malaugurate politiche nazionali per l’accesso alle professioni mediche, portate avanti con pervicacia colpevole nel corso degli ultimi decenni, hanno determinato la mancanza di personale sia medico che infermieristico”, rincara la dose Borroni.
“Infatti, hanno attuato nel corso degli ultimi 20 anni a livello nazionale e, quindi, regionale, politiche così poco di prospettiva, da aver creato un collo di bottiglia determinatosi con i tagli di spesa e il difficoltoso accesso al corso di laurea di Medicina e, soprattutto, alle Scuole di Specializzazioni”.
“Il tutto ha prodotto un impoverimento generalizzato in termini di mancanza di personale e, di conseguenza, nell’erogazione tempestiva dei servizi sanitari. E chi grida di solito allo scandalo, il Pd. Incredibile, ma vero”.
“Gli artefici di questa situazione provano a nascondere la testa nella sabbia e fanno finta di nulla. Detto ciò, la problematica legata alla presenza della guardia medica era stata condivisa con il circolo territoriale di Mogliano di FdI, a partire dal coordinatore cittadino Alessandro Quarchioni, con me e l’AST 3, e si stava lavorando per individuare una soluzione opportuna”.
“A noi del centrodestra preme risolvere i problemi – prosegue Borroni - non lanciarsi in proclami che lasciano il tempo che trovano. A noi spetta ricostruire sui cocci che ci sono stati lasciati e lo stiamo facendo, proponendo un nuovo modello di sanità capillare e territoriale che, con l’approvazione del Piano Socio Sanitario, si sta declinando”.
“Gli ingenti finanziamenti per le borse di studio, mai come in questi anni di governo del centrodestra, guidato dal presidente Francesco Acquaroli testimoniano plasticamente e concretamente come si stiano ponendo in essere tutte le misure necessarie per rafforzare il ruolo della sanità regionale”, sottolinea.
“Infatti, dalla Regione Marche nel corso degli ultimi anni, sono state stabilite e confermate 110 nuove borse di studio per i medici di Medicina generale e di 42 nuove borse di studio per i medici specialisti. Numeri che non hanno uguali con gli anni passati e con tantissime altre Regioni italiane”. “Non è certamente un intervento risolutivo – conclude Borroni - ma rappresenta un’inversione di tendenza reale e concreta”.
Sabato 20 e domenica 21 aprile, presso il Palazzetto dello sport "PalaPratizzoli" di Fidenza, si è svolta la Coppa Nazionale di Karate C.S.E.N. (Centro Sportivo Educazione Nazionale), al quale hanno partecipato 129 società, 1911 atleti, 338 categorie e 3010 prove.
Il Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli ha partecipato con 20 atleti e 3 squadre accompagnati dai Tecnici Wilfredo Caveda, Pedro Colugna e Stefano Scagnetti, conquistando 20 medaglie (8 oro, 6 argento e 6 bronzo) nelle rispettive categorie e nelle varie specialità classificandosi al 15° posto nella classifica società.
Si sono classificati al primo posto assoluto Leonangeli Sara, Caveda Garcia William, Bacaloni Giulia, Mari Filippo in due specialità e tre bellissime medaglie la squadra femminile Kata (forma) composta da Corvatta Matilde, Bacaloni Giulia e Smarchi Angelica, conquistando il titolo di Campione Nazionale Csen 2024; al 2° posto, oltre le campionesse nazionali Leonangeli Sara, Corvatta Matilde e Smarchi Angelica, si sono piazzati Cicconofri Lorenzo, Vitali Marco e Vita Thomas e al 3° posto Sforzini Serena, Sposetti Nora, De Martino William, Corvatta Matilde, Stura Arianna e Vitali Marco.
Inoltre, c’è stato un fantastico primo posto assoluto nel Kata a squadra femminile composta da Corvatta Matilde, Bacaloni Giulia e Smarchi Angelica. I podi conquistati hanno contribuito al Dojo Kyu Shin Karate-Tarulli di classificarsi al 15° posto nella classifica generale su 129 società partecipanti da tutta Italia e ad ottenere un bellissimo 2° posto, sempre nella classifica Società, nel Kumite (combattimento) per cinture colorate.
Piena soddisfazione del maestro Tarulli per i risultati ottenuti dai suoi atleti in una gara nazionale, dopo tantissimo impegno e sacrifici da parte di genitori, atleti e tecnici e per l’operato degli ufficiali di gara delle Marche, da lui stesso rappresentati e convocati per questa manifestazione.
La sconfitta in rimonta subita contro l’Osimana ha messo fine alle speranze playoff della Maceratese, che di fatto ha chiuso la sua seconda stagione consecutiva in Eccellenza in maniera deludente.
Risultati che non hanno soddisfatto le grandi aspettative di inizio stagione da parte dei tifosi, con la Curva Just che ha diramato un duro comunicato nel quale invita i suoi componenti ad entrare nel secondo tempo nell’ultima partita di campionato contro il Monturano in segno di protesta.
Nel comunicato viene aspramente criticato l’atteggiamento in campo dei giocatori, apostrofati come “ballerine”. Presa di mira poi la società, accusata di mancanza di programmazione e competenza.
"In estate la società ha promesso un campionato di vertice, la realtà parla di un fallimento sotto ogni punto di vista", si legge nel comunicato dei tifosi della Maceratese. Per il secondo anno consecutivo non si raggiungono nemmeno i playoff", obiettivo minimo per la squadra.
"Sono stati cambiati allenatori ogni tre mesi, prese figurine senza soppesare il valore dell'uomo che indossa la maglia. . Ballerine allo sbaraglio guidate dal peggior capitano della centenaria storia biancorossa. Via tutti, via subito. La società nel corso degli anni si è rivelata sorda a ogni proposta della tifoseria per coinvolgere maggiormente la città, non ultima la richiesta di ingresso gratuito domenica prossima dopo lo scempio visto a Osimo".
"Questi umilianti risultati- continuano - sono figli della più completa mancanza di programmazione e competenza in seno alla dirigenza. Si va avanti per tentativi, sperando avvenga un miracolo come nella stagione 21/22. Onestamente non ci pare questa la via per riportare la Maceratese quantomeno in serie D".
"Mai nella nostra storia centenaria- concludono - siamo stati infognati così tanto tempo nelle categorie regionali. Nella stagione più fallimentare degli ultimi decenni, forse dell'intera storia biancorossa, si salva solo la Curva Just!. Sempre numerosa, rumorosa, colorata e unita, unico punto di aggregazione di Macerata. Domenica invitiamo tutti a ritrovarsi alle ore 17 al Bar 2 Fonti per entrare in Stadio solo ad inizio secondo tempo. Un altro anno di delusioni".
Confindustria Macerata ricerca per un'azienda settore legno un/a responsabile amministrativo (codice annuncio Conf 457). La risorsa si occuperà del controllo di gestione, di intrattenere rapporti con le banche e con la rete vendita. Requisiti richiesti: esperienza nel ruolo; laurea in discipline economiche o diploma di istituto tecnico commerciale; conoscenza base della lingua inglese. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
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Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
La Legge di bilancio 2024 in vigore dal primo gennaio prevede novità per la garanzia per i mutui prima casa. In dettaglio, si interviene sulla disciplina del Fondo di garanzia per l'acquisto della prima casa, prorogando dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2024 la possibilità di usufruire della garanzia massima dell'80%,a valere sul Fondo medesimo, sulla quota capitale dei mutui destinati alle categorie prioritarie, aventi specifici requisiti di reddito ed età.
In particolare si proroga al 31 dicembre 2024 il regime speciale introdotto dal richiamato articolo 64, ai sensi del quale la misura massima della garanzia rilasciata dal Fondo di garanzia per la prima casa è stata elevata, per le categorie prioritarie, dal 50 fino all’80 per cento della quota capitale, qualora in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 40 mila euro annue per mutui di importo superiore all’80 per cento del prezzo dell’immobile
Le categorie prioritarie sono: le giovani coppie, i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori; i conduttori di alloggi Iacp (Istituto Autonomo Case Popolari) e i giovani di età inferiore ai 36 anni.
"Per l’anno 2024, siano incluse tra le categorie aventi priorità anche i nuclei familiari che includono tre figli di età inferiore a 21 anni e Isee o che includono quattro, cinque o più figli", sottolinea Giuseppe Toson, presidente dell'Associazione Tutela Impresa.
Il Fondo Salva Casa è una misura che permette al debitore di preservare la proprietà della casa attraverso la rinegoziazione del mutuo. Il contribuente in difficoltà nel rimborsare un mutuo ipotecario sottoscritto della casa infatti può salvare l'immobile ed evitare la procedura esecutiva concordando una rinegoziazione o un rifinanziamento con una banca terza, al fine di ottenere la somma necessaria per estinguere il debito, con assistenza del fondo di garanzia per la prima casa.
"Alternativa a tale opportunità per salvare la casa dalla vendita all'asta è considerare soluzioni di indebitamento, chiedere prestiti oppure richedere un anticipo del TFR non facilmente realizzabile. Ma un accordo di Saldo e Stralcio è quello principale e più opportuno", puntualizza Tosoni.
Si tratta di un accordo che viene stipulato tra i creditori e il debitore (o chi agisce in sua vece) per concordare il pagamento di una somma inferiore a quella di partenza, per la chiusura "a stralcio" della posizione debitoria originale e liberare contestualmente da ogni impegno futuro.
I consulenti dell’Associazione Tutela Impresa – www.tutelaimpresa.org - sono a disposizione per assistere gli interessati si può contattare il numero verde 800.91.11.70 o inviare una email a info@ tutelaimpresa.org per avere una pre verifica gratuita.
Il Rotary Club di Macerata ha vissuto giorni di fervida attività, dimostrando un impegno costante verso la comunità locale e l'ambiente. Le azioni intraprese, dalla promozione della salute al rispetto per la natura e la valorizzazione dell'architettura locale, hanno evidenziato l'importanza del servizio e della sensibilizzazione sociale.
Sabato 20 aprile, in collaborazione con l'azienda sanitaria territoriale di Macerata e il dottor Gabriele Brandoni del dipartimento di dietologia, endocrinologia e nutrizione dell'ospedale di Macerata, il Rotary Club ha organizzato una giornata di screening gratuiti presso il Centro Commerciale Valdi Chienti.
Grazie alla generosa collaborazione del direttore Gianluca Tittarelli e della Croce Verde Odv-Ets Macerata, oltre 90 persone hanno beneficiato di controlli della glicemia e dei parametri vitali. Questo impegno per la salute della comunità dimostra il costante impegno del Rotary Club nel promuovere il benessere.
Lunedì 22 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, il Rotary Club di Macerata ha celebrato l'evento insieme al comune di Macerata, presente l'assessore all'ambiente Laura Laviano e alla Pro Loco Piediripa di Macerata. In un gesto concreto di amore per l'ambiente, è stato ornato uno sgambatoio per cani con alberi e arbusti di piccola taglia grazie alla collaborazione del vivaio Manfrica in via Metauro, Piediripa.
Questa iniziativa non solo rende l'ambiente più accogliente per gli animali domestici e i loro proprietari, ma serve anche a sensibilizzare sul valore della natura e della Terra, soprattutto in un periodo di crescente preoccupazione per l'ambiente.
La serata del 22 aprile è stata contraddistinta da un evento culturale presso la sede della Filarmonico Drammatica di Macerata, Palazzo Bourbon del Monte, dove il socio Michele Schiavoni ha tenuto una relazione dal titolo "La tradizione della Moderna Architettura a Macerata da Mario Ridolfi a Castelli Lambertucci Marcelletti".
Attraverso un affascinante viaggio nel tempo, Schiavoni ha illustrato l'evoluzione dell'architettura nel XX secolo a Macerata, evidenziando il contributo di figure di spicco come il notissimo architetto romano Mario Ridolfi e i tre giovani professionisti Paolo Castelli, Marone Marcelletti e Alfredo Lambertucci.
Le loro opere, dalla Gil (Gioventù Italiana del Littorio, ora denominata Ex Gil) progettata da Ridolfi al Monumento alla Resistenza, alla Chiesa di Consalvi, a casa Salvia, al Palazzo di Giustizia, hanno contribuito a definire l'identità architettonica della città, testimoniando la loro straordinaria creatività e maestria.
Il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, ha firmato un'ordinanza relativa alla chiusura dei plessi dell’Istituto Comprensivo Enrico Fermi situati in via Pace 2 e 4 per il 27 aprile.
Le vie Zorli e Pantaleoni sono interessate, in questi giorni, dall'insediamento del maxi cantiere di ricostruzione post sisma e considerato che sabato 27 aprile sono previsti l’arrivo di mezzi particolarmente ingombranti e il verificarsi di emissioni particolarmente rumorose, è stata disposta la chiusura dei due plessi scolastici per ridurre al minimo le situazioni di rischio e di disagio per gli studenti e diminuire il traffico cittadino, favorendo così gli interventi necessari all’insediamento del cantiere.
"Tolerance Poster Show” fa tappa a Civitanova Marche. Dal 29 aprile al 3 maggio la mostra itinerante di manifesti da tutto il mondo, promossa dall’artista Mirko Ilić, animerà il Varco sul mare.
Anno dopo anno un consistente numero di artisti internazionali ha illustrato la parola “tolleranza” nella rispettiva lingua d’origine, contribuendo a formare l’attuale collezione di manifesti del progetto Tolerance. Dal 2017 sono state organizzate più di 150 mostre in 40 paesi differenti, raggiungendo oltre 400.000 persone in tutto il mondo.
Tra i tanti: Alain Le Quernec, Alex Jordan, Anette Lenz, Armando Milani, Baumann+Baumann, Bob Gill, Bonnie Siegler, Brad Holland, Cyan, Christoph Niemann, David Hillman, David Plunkert, David Tartakover, Ed Fella, Fons Hickmann, Gunter Rambow, Istvan Orosz, Italo Lupi, Jessica Hische, Joost Swarte, Kari Piippo, Lech Majewski, Leonardo Sonnoli, Lo Siento, Manuel Estrada, Max Kisman, Milton Glaser, Niklaus Troxler, Paula Scher, Reza Abedini, Seymour Chwast, Uwe Loesch, Michel Bouvet, Saki Mafundikwa, Péter Pócs, R.O. Blechman, Vincent Perrottet.
“Grazie a questa mostra il nome di Civitanova Marche sta circolando in tutti i siti di grafica del mondo”, ha detto Enrico Lattanzi, direttore del Museo Magma e organizzatore insieme all’amministrazione comunale della mostra. L’inaugurazione è in programma lunedì 29 alle ore 19.
Verrà inaugurato venerdì 26 aprile, alle ore 12 alla Pinacoteca civica Marco Moretti di Civitanova Alta, il nuovo percorso museale della Sala Ciarrocchi.
Nello spazio vengono infatti annualmente organizzate esposizione d’arte a tema dedicate al maestro civitanovese, per esaltare la prolifica carriera di uno dei più apprezzati incisori del ’900, stimato pittore definito il cantore del paesaggio marchigiano.
“Questo nuovo percorso museale che si inaugurerà il 26 aprile - sottolinea il direttore della Pinacoteca Enrica Bruni - porta al godimento del pubblico opere che sono parte stabile dell’esposizione e oli e acqueforti che sono beni artistici che impreziosiscono il patrimonio della pinacoteca. Opere a moltissimi sconosciute che abbiamo voluto proporre e valorizzare, con una serie di lectio programmate che illustreranno i temi cari al Maestro: il ritratto e il paesaggio”.
Per l’occasione, è stato anche creato un percorso tattile a rilievo e in scala dell’opera Paesaggio di Civitanova del 1963, per garantirne una migliore fruizione.
Ricordiamo, inoltre, che la Pinacoteca civica Marco Moretti sarà aperta al pubblico anche dal 25 al 28 aprile, dalle 17 alle 20.30 e il ponte del 1° maggio, sempre dalle 17 alle 20.30
Al via la seconda edizione di "Primavera in bici", il festival dedicato alla mobilità sostenibile ideato dall’amministrazione comunale di Civitanova Marche insieme alle associazioni il gruppo sportivo Fontespina 2000, Civitanova GreenLife e Marche BikeLife.
"Forti del successo della prima edizione - ha detto l’assessore alla Mobilità sostenibile Roberta Belletti - abbiamo deciso di riproporre il festival. Quattro le giornate di festa nelle quali uniremo famiglie, bambini, associazioni e appassionati delle due ruote per celebrare la pedalata come mezzo di trasporto ecologico. Ci sarà una bella novità: la collaborazione con la nona edizione della Corsa dei quartieri che si terrà il 26 maggio all’Ippodromo Mori. Collaborazione tra eventi - conclude Belletti - ma anche tra amministrazione ed associazioni cittadine, a cui va il mio personale ringraziamento per essere sempre al mio fianco nell’organizzazione degli eventi, a partire da Primavera in bici. Il loro entusiasmo ed impegno sono risorsa preziosa per tutta la città”.
Primo appuntamento domenica 28 aprile al Varco sul Mare con “Pedaliamo insieme, la pedalata che unisce”. Si parte alle ore 9.30 con destinazione Porto Sant'Elpidio dove ad attendere i partecipanti ci sarà un rinfresco. Il gruppo riparte e torna di nuovo al Varco sul Mare. Anche qui rinfresco con porchetta e bibite.
Il 12 maggio sarà la volta di "Bimbinbici", sempre al Varco sul mare: un incontro formativo sul tema "Conosciamo le strade" con dei giochi divertenti insieme alla polizia municipale di Civitanova.
Il 26 maggio, invece, il festival si unisce alla 9° edizione della Corsa dei quartieri: chi vorrà potrà raggiungere l’Ippodromo Mori in sella alla bici ed assistere alla Corsa, un evento che coinvolge tutta la città. Orario e luogo di partenza saranno successivamente comunicati. Il 15 giugno giornata conclusiva con "Pedalata sotto le stelle".
Si è svolta sabato 20 aprile, alla presenza di numerosi partecipanti, la cerimonia che l’amministrazione comunale di Ripe San Ginesio ha dedicato alla memoria del cittadino Enzo Pizzabiocca, internato nel campo di concentramento di Mauthausen.
Dopo il contributo del sindaco Paolo Teodori, la prima parte del programma della mattinata è stata rivolta alla presentazione della figura di Pizzabiocca, le cui vicende sono state ricostruite nel corso di una preziosa ricerca effettuata dagli storici Vito Carlo Mancino e Luca Cimarosa.
L’intervento “Memoria della Deportazione: Civili, Ebrei, Militari”, tenuto dallo storico Mancino, operatore di Diritto Internazionale Comunitario e collaboratore di “Progetto Memoria”- CDEC di Roma, ha permesso di approfondire alcune tematiche legate al periodo storico, inserendo nel giusto contesto la terribile esperienza vissuta dal soldato Pizzabiocca, rievocata, inoltre, dalla nipote Morena Pizzabiocca nel corso di un toccante intervento.
Lo storico Luca Cimarosa, studioso e collezionista di cimeli militari, ideatore e curatore del “Museo delle due Guerre Mondiali” di Loro Piceno, ha presentato la mostra fotografica “La fabbrica della morte di Hitler”, realizzata, con scatti, esclusivamente originali, immediatamente successivi alla liberazione dei prigionieri dei campi di concentramento nazisti, da parte delle truppe alleate.
L’iniziativa ha coinvolto, inoltre, la scuola primaria “Don Milani” di Ripe San Ginesio, i cui alunni, guidati dalle insegnati, si sono esibiti in una performance dedicata, seguiti da alcuni studenti dell’Istituto comprensivo “V. Tortoreto”, rappresentato dal dirigente Simone Cartuccia e da vari insegnanti della scuola secondaria di primo grado di San Ginesio e Sant’Angelo in Pontano.
Molte le autorità civili e militari presenti alla cerimonia, con apposizione di targa celebrativa, svoltasi in “Largo Massetani”, a Passo Ripe San Ginesio. Tra queste, il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti, il sindaco di Loro Piceno Robertino Paoloni, il sindaco di Colmurano Mirko Mari, Giulia Maggi, comandante della Compagnia carabinieri di Tolentino, Giorgio Bibini, comandante della Stazione carabinieri di Loro Piceno, Augusto Soccionovo comandante del nucleo operativo guardia di finanza di Macerata.
Hanno, inoltre, presenziato, l’associazione nazionale finanzieri d’Italia con labaro, rappresentata da Ivano Pandolfi; l’associazione nazionale dei carabinieri di Ripe San Ginesio, con labaro, rappresentata dal carabiniere Manolo Lignini; l’associazione nazionale carabinieri di Pollenza, rappresentata dal carabiniere Franco Mogetta; l’associazione nazionale carabinieri provinciale, rappresentata dal capitano Giuseppe Losito.
Tolentino può, da oggi, avvalersi di un nucleo cinofilo da soccorso mantrailing (cani molecolari). I binomi (conduttore/cane) hanno conseguito il certificato internazionale a seguito del corso di formazione per unità cinofile da soccorso operative organizzato dall'associazione cinofila "Love your Dog" patrocinata dal comune di Tolentino, dalla protezione civile e dalla sezione tolentinate dell'assoziazione nazionale carabinieri.
Il formatore delle unità cinofile è stato l'istruttore internazionale Luca Summa che, con la sua elevata professionalità ed esperienza operativa nelle ricerche, attraverso sessioni di lezioni teoriche e addestrative pratiche ha insegnato ai binomi ad affrontare con professionalità le operazioni di ricerca di una persona scomparsa.
Attraverso le molteplici ore addestrative pratiche incentrate sulle tecniche e le fasi operative di ricerca si è riusciti a raggiungere lo scopo di formare il conduttore e il cane: da un campione di odore della persona scomparsa, l'animale ha seguito la scia di odore rilasciata sino al punto di ritrovo della persona scomparsa. La finalità di tale formazione è di contare anche sulla pronta disponibilità di cani addestrati per le emergenze di ricerca di persone scomparse.
"La grande sensibilità verso le emergenze - ricorda l’assessore Flavia Giombetti - è motivata dalla consapevolezza dell'importanza di rispondere prontamente ed efficacemente in situazioni di pericolo o di persone scomparse. Siamo fieri di aver avvallato questo tipo di iniziativa che dimostra una profonda preoccupazione per il benessere e la sicurezza della comunità e riflette un impegno concreto nell'assicurare risorse e strumenti per affrontare emergenze in modo efficiente".
Civitanova riceve la sua seconda Bandiera Lilla. Lo scorso 17 aprile presso il Padiglione 16 Horus, stand B2 di Exposanità a Bologna l'amministrazione comunale di Civitanova Marche è stata presente, su invito, al seminario di formazione sul Peba. In quell'occasione è stata tra i protagonisti della consegna nazionale delle Bandiere Lilla ai comuni Lilla attualmente attivi.
A darne notizia il sindaco Fabrizio Ciarapica e l’assessore al Welfare e alle politiche sociali Barbara Capponi che insieme alla funzionaria dottoressa Laura Tittarelli hanno ufficialmente ritirato la bandiera a Bologna.
Un vessillo ricevuto per la prima volta dalla città di Civitanova sotto l'amministrazione Ciarapica e che certifica l'attenzione alla crescita dell'accessibilità anche turistica della città costiera. Il percorso che ha portato alla conquista della bandiera Lilla è iniziato nel 2022 con la verifica del livello di accessibilità della città, attraverso una recensione delle strutture ricettive realizzata in collaborazione con l’Anmic Macerata. Da lì, il comune di Civitanova si è messo in moto intervenendo su più fronti, dai luoghi pubblici a quelli della cultura fino alla spiaggia.
Tra i parametri che hanno portato alla riconferma del bollino Lilla il lavoro portato avanti per abbattere le barriere architettoniche e sensoriali, strumenti per ipovedenti in biblioteca, nei musei e alla pinacoteca, mappatura dei parcheggi riservati ai diversamente abili in centro e sul lungomare, un trasporto pubblico locale accessibile al 98%, un punto informativo turistico accessibile a tutti, così come alcuni impianti sportivi, tratti di spiaggia libera e la dotazione degli stabilimenti balneari delle sedie Job. Civitanova in Lilla anche per l’accessibilità digitale con riferimento al sito redatto in base a dei precisi parametri.
Arrivano alla mail della nostra redazione nuove richieste di aiuto per gatti smarriti. La prima riguarda un gatto scomparso in via Alessandro Manzoni a Macerata, zona Tribunale.
Il felino manca da casa della proprietaria dallo scorso 21 aprile, si chiama Simba ha due anni ed è sterilizzato. Il suo pelo è nero con macchie bianche e come segno particolare ha un cerchio bianco sulla coda.
Chiunque lo veda può chiamare il numero: 3883755412
L’altra segnalazione arriva, invece, dalla località di Passo del Bidollo a Corridonia. Nei pressi del supermercato Coal si è smarrita Lea, una gatta di quattro anni con il pelo di color grigio tigrato, con sfumature beige. Risulta essere un felino socievole ed è abituato a stare sia in casa che fuori, non ha né microchip né collarino.
Chiunque la avvisti può contattare il numero 371-1088269.
Arriva alla mail della nostra redazione una richiesta di aiuto da parte della proprietaria di un gatto scomparso dallo scorso 11 aprile a Macerata, tra via Roma e via San Francesco zona Eurospin.
“Il felino, che risponde al nome di Gatto, è un maschio di circa un anno pelo fluffy con il manto marrone tigrato. Ha il chip, è abituato a stare sia in casa che fuori ed è sterilizzato, scrive la proprietaria Maria. Risulta essere un gatto molto socievole e dandogli un po’ di cibo potrebbe fermarsi”.
++ AGGIORNAMENTO 23 APRILE ++
La proprietaria ha ritrovato "Gatto" in buone condizioni di salute. Un ringraziamento particolare a tutti i lettori per la collaborazione.