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Cultura Recanati

Recanati omaggia Magdalo Mussio

Recanati omaggia Magdalo Mussio

Il Comune di Recanati in collaborazione con il Centro di Documentazione della Ricerca Artistica Contemporanea Luigi Di Sarro di Roma e con l’Associazione Spazio Cultura di Recanati rende omaggio a Magdalo Mussio a dieci anni dalla morte con la retrospettiva Magdalo Mussio: Marginalia, che sarà inaugurata il 22 ottobre 2016 a Recanati negli spazi espositivi del Museo Civico Villa Colloredo Mels.

Dipinti, libri d’artista, edizioni rare, manifesti, film d’animazione raccontano la straordinaria avventura cominciata negli anni Cinquanta dell’artista toscano, marchigiano d’adozione.

Tra gli interpreti più incisivi e autorevoli della neoavanguardia, Magdalo Mussio ha segnato con impronta indelebile il panorama culturale del nostro Paese grazie alle sue avventure letterarie ed editoriali, svolte in sintonia con la pratica artistica e puntualmente sedimentate nel lungo magistero svolto all’Accademia di Belle Arti di Macerata, le cui tracce sono facilmente ravvisabili in alcuni suoi allievi, oggi artisti emergenti.

Radicato nelle culture europee degli anni ’60, Magdalo Mussio è stato uno dei principali esponenti dell’arte verbovisuale che ha abbracciato poesia, pittura, musica, arte tipografica e tecnica cinematografica in una esplorazione senza confini spesso debordante in territori sconosciuti e portata avanti costantemente fino alla fine. La sua lunga carriera è ricca di numerosi riconoscimenti e importanti esposizioni da New York a Tokyo, Montreal, Sidney, Parigi, Milano, Roma, Genova e molte altre città. “I poemi visivi” di Magdalo Mussio – come li chiama Gillo Dorfles – sono esposti al Finch Museum di New York (“Italian Visual Poetry”), al Centre Pompidou di Parigi (“Identitè Italienne: l’Art en Italie depuis 1959”) e in altre prestigiose gallerie italiane.

La complessità dell’artista e il suo talento multidisciplinare sono documentati, nella mostra, da una parte del vasto corpus delle opere su carta e su tavola, dalla proiezione dei film d’animazione Il potere del drago (1971), Il reale dissoluto (1972), Umanomeno (1973) e della video-intervista Detto tra noi (1986), e infine da una sezione dedicata all’attività editoriale.

Accompagna la mostra un libro-catalogo edito da Quodlibet che ricostruisce la complessa vicenda di Magdalo Mussio quale artista totale grazie al contributo di numerosi studiosi ed esperti, e alle testimonianze di quanti hanno incrociato la sua attività creativa e il percorso di ricerca della sua vita.

L’evento è realizzato anche grazie alla partecipazione del Museo Villa Colloredo Mels di Recanati, dell’Associazione culturale “Alberto e Umberto Peschi” per le Arti Visive e dell’Accademia dei Catenati di Macerata.

Nota biografica

Una “straordinaria avventura” che muove da Volterra, dove Magdalo Mussio è nato nel 1925. Avviatosi dapprima agli studi di architettura, si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dopo un breve periodo dedicato al teatro, come regista e come scenografo, rivolge il proprio interesse al disegno animato e matura le prime esperienze al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma con Antonio Rubino. Il suo esordio espositivo avviene nel 1955 con una mostra presentata da Giuseppe Ungaretti alla Galleria «L’Indiano» di Firenze, poi portata a Parigi. Nella seconda metà degli anni Cinquanta si trasferisce in Canada, e a Montreal con Norman Mc Laren approfondisce la ricerca sul cinema di animazione che gli consente di svolgere un’intensa attività negli Stati Uniti, in Francia e Inghilterra.

Rientrato in Italia nei primi anni Sessanta alterna l’attività artistica a quella di scrittore, poeta e editore. Assunto a Milano dalla Lerici Edizioni viene nominato redattore responsabile di «Marcatré», la rivista di riferimento del Gruppo 63, che raccoglie la migliore classe intellettuale dell’epoca. Il suo interesse per un’espressione artistica che coinvolga immagine e parola, per produrre una sintesi poetica all’interno del contesto visivo, si concretizza oltre che nella grafica e nelle opere pittoriche, anche in una serie di libri d’artista, film d’animazione e scenografie.

Trasferitosi nelle Marche nei primi anni Settanta, affianca l’attività di responsabile editoriale alla Nuova Foglio con l’insegnamento di Tecniche dell’Incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata. Dal cinema e dal fumetto l’indagine sul rapporto tra scrittura e figurazione è la costante dei suoi lavori, sempre sulle tracce del luogo magico in cui la scrittura diviene immagine e viceversa. Così le sue carte e le sue tavole diventano mappe di percorsi mentali sedimentati in meditazione gestuali fatte di scritture ‘animate’ vergate a mano e mescolate a lacerti di mondo che ora rampollano, ora affondano nell’impasto bianco delle campiture, negli anni sempre più denso, impenetrabile, enigmatico. Dopo aver vissuto per circa un trentennio nella campagna maceratese, nel 2005 si stabilisce a Civitanova Alta (MC) dove continua a portare avanti la ricerca artistica. Muore il 14 agosto 2006.

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