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Cultura San Severino Marche

San Severino Blues festeggia un quarto di secolo con i Nine Below Zero

San Severino Blues festeggia un quarto di secolo con i Nine Below Zero

Sono stati anche la colonna sonora del fondo per la raccolta di aiuti per le popolazioni colpite dallo tsunami in Indonesia, adesso il cuore grande dei Nine Below Zero, la storica cult band londinese che con il suo mix esplosivo di blues, rock e rhythm and blues ha segnato un pezzo di storia del british blues, si apre all’Italia per l’esclusiva nazionale che segnerà il 25esimo anniversario del San Severino Blues Festival.

Domani (mercoledì 27 luglio), alle 21,30, piazza del Popolo festeggia così il quarto di secolo di una rassegna che ha visto protagoniste tante star internazionali. E lo fa con uno show ad ingresso libero offerto dall’Amministrazione comunale.

La scelta della band si deve alla direzione artistica del festival, affidata ancora una volta a Mauro Binci.

Dopo aver celebrato trentacinque anni di carriera i Nine Below Zero ritornano alla grande con quelli che sono stati i veri fondatori, ovvero Dennis Greaves, chitarrista e cantante front-leader della band, e Mark Feltham, con la sua inconfondibile armonica. Una carriera artistica iniziata controcorrente quando, in piena era punk, con uno stile new wave s’inspirarono al Chicago Blues di John Mayall e di Sonny Boy Williamson, da una cui canzone presero il nome. Alexis Corner, padre del british blues, quando li ascoltò dal vivo all’inizio della loro attività, dichiarò che i Nine Below Zero erano la band più eccitante dai tempi dell’esordio dei Rolling Stones. Una carriera artistica ricca di dischi, dal mitico primo album “Live at Marquee”, pietra miliare della storia del rock blues, a “Don’t point your finger”, “On the Road Again”, “Third Degree”, “Refrigerator”, fino all’acustico “Chilled” con la presenza di ospiti speciali come Paul McCartney e Robbie McIntosh (Pretenders). Nel 2010 hanno festeggiato trent’anni di attività con l’album “It’s Never Too Late”, un disco ruspante che pesca alle radici del rock, blues e rhythm and blues, un lavoro nel quale Dennis Greaves si conferma come uno dei migliori chitarristi inglesi, con il suo stile che unisce la cultura mod ad una viscerale passione per la musica nera, e Mark Feltham è l’armonicista fenomenale e originale, che oltre a caratterizzare il sound della band, ha lasciato il suo marchio di fabbrica in dischi di artisti quali i Talk Talk, Oasis, Joan Armatrading, Joe Cocker, Tom Jones. Hanno una storia ricca di concerti, grandi festival e di collaborazioni live con Alexis Korner, Alvin Lee, Eric Clapton, Sting, Chuck Berry, Gerry McAvoy, Brendan O’Neill, Ray Davies, Ben Waters, The Stranglers, Glenn Tilbrook. Una grande storia suggellata dalla partecipazione a giugno al Glanstobury 2016, il più importante festival estivo inglese, tra i primi nel mondo.

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