Cingoli, scoppia incendio in un appartamento: salvo l’inquilino, intervento dei Vigili del fuoco
Cronaca
11/10/2025 10:00

Cingoli, scoppia incendio in un appartamento: salvo l’inquilino, intervento dei Vigili del fuoco

Paura nel tardo pomeriggio di ieri in via Malazampa, dove un incendio è divampato all’interno di un appartamento situato al primo piano di una palazzina. L’allarme è scattato poco dopo le 18:00, facendo scattare l’immediato intervento dei Vigili del fuoco di Macerata e del distaccamento volontario di Apiro. Le squadre dei pompieri hanno lavorato a lungo per domare le fiamme e mettere in sicurezza i locali coinvolti. All’interno dell’abitazione, al momento del rogo, si trovava una sola persona, che è riuscita a mettersi in salvo autonomamente prima che la situazione peggiorasse. Grazie alla rapidità dell’intervento, l’incendio è stato circoscritto senza che le fiamme si propagassero agli altri appartamenti dello stabile. Nessun danno strutturale è stato registrato negli alloggi vicini, e non si è quindi resa necessaria l’evacuazione dei residenti. Le operazioni di spegnimento e bonifica si sono concluse intorno alle 21:30. Sul posto presenti anche i Carabinieri e la Polizia Locale per i rilievi di rito e per garantire la sicurezza dell’area durante le operazioni. Le cause del rogo sono ancora in fase di accertamento.   (Foto di repertorio)

Cingoli, scoppia incendio in un appartamento: salvo l’inquilino, intervento dei Vigili del fuoco

Cingoli, scoppia incendio in un appartamento: salvo l’inquilino, intervento dei Vigili del fuoco
11/10/2025 10:00

Paura nel tardo pomeriggio di ieri in via Malazampa, dove un incendio è divampato all’interno di un appartamento situato al primo piano di una palazzina. L’allarme è scattato poco dopo le 18:00, facendo scattare l’immediato intervento dei Vigili del fuoco di Macerata e del distaccamento volontario di Apiro. Le squadre dei pompieri hanno lavorato a lungo per domare le fiamme e mettere in sicurezza i locali coinvolti. All’interno dell’abitazione, al momento del rogo, si trovava una sola persona, che è riuscita a mettersi in salvo autonomamente prima che la situazione peggiorasse. Grazie alla rapidità dell’intervento, l’incendio è stato circoscritto senza che le fiamme si propagassero agli altri appartamenti dello stabile. Nessun danno strutturale è stato registrato negli alloggi vicini, e non si è quindi resa necessaria l’evacuazione dei residenti. Le operazioni di spegnimento e bonifica si sono concluse intorno alle 21:30. Sul posto presenti anche i Carabinieri e la Polizia Locale per i rilievi di rito e per garantire la sicurezza dell’area durante le operazioni. Le cause del rogo sono ancora in fase di accertamento.   (Foto di repertorio)

Cronaca

Civitanova, incidente in superstrada: tamponamento tra due auto, una si ribalta

Civitanova, incidente in superstrada: tamponamento tra due auto, una si ribalta

10/10/2025 19:30

Un incidente stradale si è verificato nel tardo pomeriggio, poco prima delle 19, lungo la SS77 della Val di Chienti, in direzione monti, subito dopo l’uscita della zona industriale di Civitanova Marche. Secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe trattato di un tamponamento tra due auto, con una delle due che si è ribaltata lungo la carreggiata. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando provinciale di Macerata e gli agenti della polizia stradale, che hanno provveduto a mettere in sicurezza la zona e a gestire la viabilità. Ad avere la peggio è stato l’uomo al volante dell'auto cappottata, soccorso dai sanitari del 118. Fortunatamente, le sue condizioni non sembrerebbero gravi. Si segnalano rallentamenti al traffico che si protrarranno fino al termine delle operazioni di soccorso e alla rimozione dei veicoli coinvolti. Sul tratto si sono formate lunghe code. Le autorità stanno ancora accertando le cause dell’incidente (Foto di repertorio) 

Alessandro Forte si è risvegliato: il giovane calciatore del Casette Verdini è uscito dal coma

Alessandro Forte si è risvegliato: il giovane calciatore del Casette Verdini è uscito dal coma

10/10/2025 10:00

Finalmente la notizia che tutti aspettavano: Alessandro Forte si è risvegliato. Il giovane calciatore di 19 anni, originario di Morrovalle e tesserato per il Casette Verdini (Promozione, Girone B), è uscito dal coma dopo giorni di grande apprensione seguiti al grave incidente stradale del 29 settembre. A darne comunicazione, nella giornata di ieri, è stata la famiglia Forte attraverso un messaggio diffuso dal Casette Verdini sui propri canali social: «Ale è uscito dal coma, noi familiari ringraziamo Dio e tutti voi che avete pregato con noi in questi giorni. Ci siete stati vicini e ci avete dato tanta forza». Un messaggio semplice ma pieno di emozione, che in poche ore ha fatto il giro dei social, raccogliendo centinaia di commenti e manifestazioni di affetto da parte di tifosi, amici e società sportive di tutta la regione. L’incidente era avvenuto nella tarda serata di domenica 29 settembre lungo la strada provinciale 10, nel tratto che collega Civitanova Alta a Montecosaro. La Peugeot guidata da Alessandro, per cause in corso di accertamento, era finita fuori strada. Sul posto erano intervenuti i vigili del fuoco di Civitanova Marche, che avevano estratto il giovane dalle lamiere e affidato alle cure del 118. A causa del grave politrauma riportato, il ragazzo era stato trasferito in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette di Ancona, dove era stato ricoverato in prognosi riservata. Da quel momento, l’intera comunità sportiva e cittadina si era stretta attorno alla famiglia Forte e ai compagni di squadra del Casette Verdini, con messaggi di vicinanza e iniziative di solidarietà.          

Attualità

Micro influencer: la tua amica che ti vende di tutto

Micro influencer: la tua amica che ti vende di tutto

L'altro giorno scrollavo TikTok (sì, lo ammetto, ci passo più tempo di quanto dovrei) e mi sono imbattuta in una ragazza che con entusiasmo contagioso mi spiegava perché quella crema viso aveva "letteralmente cambiato la sua vita". Aveva 3000 follower, sembrava sincera, parlava come parlerebbe un'amica davanti a un caffè. Per un attimo mi sono detta: "Okay, forse dovrei provarla anch'io". Poi mi sono fermata. Ma questa ragazza mi sta davvero consigliando qualcosa che ha provato, o è l'ennesimo spot mascherato da consiglio amichevole? Benvenuti nell'era delle micro influencer, dove il confine tra amicizia digitale e pubblicità è diventato invisibile. LA RIVOLUZIONE DELLE PICCOLE Fino a qualche anno fa gli influencer erano quelli con milioni di follower, vite patinate, collaborazioni con grandi brand. Oggi il gioco è cambiato. Le vere regine dei social sono loro: le micro influencer. Quelle con 5.000, 10.000 follower. Quelle che sembrano "una di noi". E funzionano proprio per questo. Quando Chiara Ferragni ti consiglia un prodotto sai che è pubblicità. Ma quando te lo consiglia Sara, quella che segui da due anni, che ha una vita normale, problemi normali come i tuoi... allora ti fidi. Il marketing lo sa bene. Oggi le aziende investono più sulle micro che sulle mega star. Perché la fiducia vale più dei numeri. L'AMICA CHE TI CONOSCE (O ALMENO COSÌ SEMBRA) Navigando su TikTok, che personalmente considero più una piattaforma di intrattenimento che un vero social, trovo centinaia di queste ragazze che ti parlano come se vi conosceste da una vita. Ti raccontano la loro routine e casualmente menzionano l'integratore che le ha "cambiate". Ti mostrano il trucco perfetto e ti consigliano esattamente quali prodotti comprare. Ti fanno vedere come puliscono casa con quell'aspirapolvere "fantastico". E lo fanno con tale naturalezza che ti dimentichi di chiederti: ma questa persona sta guadagnando da quello che mi sta dicendo? Spesso la risposta è sì. Ma è un sì nascosto tra le righe, camuffato da testimonianza spontanea, mascherato da consiglio disinteressato. QUANDO L'AUTENTICITÀ È UNA STRATEGIA Ho passato anni a lavorare con i social, e una cosa l'ho capita: l'autenticità oggi è diventata una strategia di marketing. Sembra un paradosso, ma è così. Le micro influencer più furbe hanno capito che il loro potere sta nel sembrare "normali". Nel parlare come parleresti tu a una tua amica. E molte di loro sono sincere. Ci sono ragazze su TikTok che recensiscono prodotti comprati con i loro soldi, che danno consigli sinceri, senza accordi con le aziende. Le riconosci perché mostrano anche i prodotti che NON hanno funzionato, perché ammettono quando sbagliano. Ma poi ci sono le altre. Quelle che hanno trasformato la loro vita in uno shop, dove ogni oggetto inquadrato è lì per un motivo commerciale. IL CASO DELL'INFLUENCER ONESTA Su TikTok c'è @influenceronesta. Seguitela, è una ragazza che compra davvero i prodotti, li prova davvero, e li recensisce senza nessun legame con i brand. Il suo profilo è esploso proprio perché la gente è stanca della finzione. E questo la dice lunga: abbiamo bisogno di qualcuno che si definisca "onesta" per distinguerla dalla massa? Come se l'onestà fosse diventata una caratteristica speciale invece che la base. COME RICONOSCERLE Chi è davvero sincero ti racconta anche i fallimenti. Non solo "questo prodotto è fantastico", ma anche "questo l'ho comprato e non mi è piaciuto". Chi ti vende tutto come perfetto probabilmente ti sta vendendo qualcosa. Chi è autentico non ha paura di mostrare imperfezioni. La casa in disordine, la giornata no. Chi ti mostra sempre tutto perfetto probabilmente ha una regia dietro. LA MIA ESPERIENZA DIETRO LE QUINTE Lavorando nel settore, ho visto come funzionano queste dinamiche dall'altra parte. Aziende che contattano ragazze con pochi follower offrendo prodotti gratuiti in cambio di "una recensione spontanea". Micro influencer che promuovono prodotti mai provati. Contratti che specificano esattamente cosa dire, mantenendo però un tono "naturale e autentico". E ho visto anche il contrario: ragazze che rifiutano collaborazioni perché il prodotto non rispecchia i loro valori, che testano davvero tutto prima di consigliarlo, che perdono soldi per mantenere credibilità. La differenza? Nel lungo periodo, le seconde vincono sempre. Perché la fiducia, una volta persa, non torna più. IL LATO POSITIVO Non voglio dipingere tutto di nero. Ci sono micro influencer che fanno un lavoro straordinario. Ti aiutano a scoprire prodotti che non avresti mai trovato. Ti danno consigli preziosi basati sulla loro esperienza reale. Su TikTok ne seguo diverse che considero superaffidabili. Quelle che quando mi consigliano qualcosa so che l'hanno davvero provato, pagato coi loro soldi. E questo ha un valore enorme in un mare di pubblicità camuffate. Il problema non sono le micro influencer in sé, ma la mancanza di trasparenza. Il vendere senza dire di stare vendendo. LA RESPONSABILITÀ DI CHI SEGUE C'è anche un altro lato. Noi che seguiamo queste persone abbiamo una responsabilità. Quella di non credere ciecamente a tutto. Di fare domande. Di cercare recensioni multiple. Di usare il nostro senso critico. È comodo pensare che quella ragazza su TikTok ci stia dando un consiglio disinteressato. Ma dobbiamo sempre chiederci: cosa ci guadagna lei? Non per cinismo, ma per protezione. Perché i nostri soldi sono nostri, e le nostre scelte devono essere nostre. LA MORALE DELL'AMICA VIRTUALE La prossima volta che una ragazza su TikTok ti consiglia quel prodotto "fantastico che ha cambiato la sua vita", fermati un attimo. Chiediti: guadagna qualcosa? Ha altri video dove critica prodotti o promuove sempre tutto? Mostra anche i fallimenti? E poi decidi. Magari quel prodotto è davvero fantastico. Magari quella ragazza è davvero sincera. Ma la scelta deve essere tua, consapevole. Perché la tua vera amica è quella che ti dice anche quando qualcosa non va. Non quella che ti vende tutto con il sorriso.  

Il futuro della montagna prende il volo: Frontignano si prepara alla nuova cabinovia

Il futuro della montagna prende il volo: Frontignano si prepara alla nuova cabinovia

11/10/2025 11:51

Con la posa dei primi 6 dei 19 sostegni previsti, la nuova cabinovia Frontignano-Cornaccione comincia a prendere forma a Frontignano di Ussita. L’operazione, realizzata venerdì scorso, ha visto la partecipazione di un elicottero Superpuma, impiegato sia per trasportare i pesanti sostegni — fino a 3.500 kg ciascuno — sia per rimuovere i rottami delle vecchie seggiovie e dello skilift in Val di Bove, portandoli via dalla montagna. Il nuovo impianto sostituirà le obsolete seggiovie “Selvapiana” e “Cornaccione”, a servizio del Canalone, e la biposto “Ginepro”, utilizzata nel settore Saliere. Strutture ormai non più compatibili con criteri di sicurezza, economicità e sostenibilità. L’operazione di montaggio è stata definita molto complessa, con un coordinamento di tecnici altamente qualificati, tra cui il responsabile del progetto Doppelmayr, Martin Zanluchi, e la collaborazione dell’azienda Heli Austria e di RopeEXPERT. “Abbiamo montato i sostegni più critici nella zona più ripida, dove nessun mezzo tradizionale poteva accedere — ha spiegato Zanluchi —. I tecnici sono scesi sotto le linee a piedi per ridurre l’impatto ambientale e il rottame delle vecchie seggiovie è stato rimosso in sicurezza”. La cabinovia sarà composta da 49 veicoli con cabine da 10 posti, su un dislivello di 558 metri e una lunghezza inclinata di 2.069 metri. Potrà trasportare fino a 1.200 persone l’ora, con possibilità di potenziamento a 1.800 persone/ora, e garantirà un tempo di percorrenza di 7 minuti e 35 secondi.L’impianto è progettato per essere fruibile tutto l’anno, anche da persone con disabilità, anziani, famiglie con bambini e ciclisti, promuovendo così la destagionalizzazione del turismo montano. La sindaca di Ussita, Silvia Bernardini, ha definito la giornata “storica”:“Oggi vediamo finalmente prendere forma un progetto in cui crediamo fortemente, capace di riportare Ussita al centro della vita e dell’economia della montagna. È un’opera che potrà creare opportunità per i giovani e valorizzare le nostre montagne tutto l’anno”. Il commissario straordinario sisma, Guido Castelli, ha sottolineato l’impatto sociale e paesaggistico dell’opera: “Questa cabinovia rappresenta un modello di turismo sostenibile per l’Appennino. Rimuoviamo vecchi impianti deturpanti, valorizziamo il territorio e creiamo opportunità economiche e occupazionali. Un passo concreto contro lo spopolamento delle aree interne”. L’investimento complessivo previsto è di circa 17 milioni di euro, di cui 13,1 mln dal PNC complementare al PRNN, 3,7 mln da Ordinanza 109 Decreto USR e quasi 500 mila Euro dai fondi comunali. La nuova cabinovia rappresenta un importante passo avanti nella valorizzazione turistica e sociale delle montagne di Ussita, un’opera all’avanguardia, sicura e inclusiva, pronta a cambiare il volto della località e a rendere le sue vette accessibili a tutti.

Politica

Acquaroli: "Tod's è un'eccellenza marchigiana, la reputazione dei brand va tutelata"

Acquaroli: "Tod's è un'eccellenza marchigiana, la reputazione dei brand va tutelata"

10/10/2025 18:50

"La reputazione dei brand di eccellenza della nostra economia è un valore da tutelare e promuovere in Italia e nei mercati internazionali. Tod's rappresenta un'eccellenza marchigiana riconosciuta a livello mondiale nel settore della moda, per la creatività, la qualità e l'innovazione dei prodotti, ma anche per l'attenzione verso la qualità della vita lavorativa aziendale". Così in una nota il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli in riferimento alla richiesta di commissariamento dell'azienda della famiglia Della Valle fatta dalla Procura di Milano nei giorni scorsi (leggi qui). "Ho condiviso con il Ministro Adolfo Urso tale priorità per salvaguardare l'immagine del Made in Italy anche nel fashion e nella moda - ha aggiunto Acquaroli - Non bisogna mai dimenticare che la reputazione è un punto di forza fondamentale per le imprese del Made in Italy che può essere protetta anche con certificazioni preventive dell'intera filiera produttiva dell'indotto, tese a salvaguardare pienamente i principi di legalità ambientale, sociale e lavorativa".

Belvedere Beligatti, Miliozzi attacca: “Usano il nome di Ferretti senza coinvolgerlo, sciatteria della giunta”

Belvedere Beligatti, Miliozzi attacca: “Usano il nome di Ferretti senza coinvolgerlo, sciatteria della giunta”

10/10/2025 17:02

Macerata - Il consigliere comunale di minoranza David Miliozzi critica duramente l'inaugurazione del Belvedere Beligatti, recentemente riqualificato, denunciando quello che definisce un «grave e reiterato disprezzo» verso il maestro Dante Ferretti, premio Oscar maceratese. Il Maestro non è stato coinvolto in alcun modo nel progetto né invitato all'inaugurazione, nonostante ripetute raccomandazioni in tal senso. «Usano il suo nome per promuoversi e non hanno neanche l’accortezza di chiamarlo», afferma il consigliere. Miliozzi segnala inoltre errori nell’allestimento: «I pannelli informativi sono scadenti e poco leggibili. Hanno scritto che Dante Ferretti ha lavorato con Bernardo Bertolucci, uno dei pochi registi con cui non ha mai collaborato. Invece, Ferretti ha lavorato con Pasolini, Fellini, Cavani, Comencini, Ferreri, Petri, Scorsese, Burton, De Palma, Minghella, Branagh e tanti altri». Il consigliere critica anche la sciatteria generale dell’amministrazione comunale: «Non riguarda solo le scelte culturali. Hanno bloccato via dei Velini per due anni per un marciapiede inutile, dimenticano i sottopassaggi al buio, trascurano le luci del Luna Park, chiudono spazi verdi, mortificano le attività commerciali senza ascolto e si prendono cura della città in modo superficiale». Miliozzi conclude sottolineando la possibilità di migliorare gli allestimenti artistici: «Quando si espongono opere d’arte, è noto che la luce riflessa sul vetro ne impedisce la corretta fruizione. Forse sarebbe stato meglio lasciare il loggiato aperto e fruibile come era in origine».

Sanità

"Sono 16 milioni gli italiani che convivono con disturbi mentali": nel Maceratese due iniziative di sensibilizzazione

"Sono 16 milioni gli italiani che convivono con disturbi mentali": nel Maceratese due iniziative di sensibilizzazione

08/10/2025 15:40

Il 10 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale, istituita dalla World Federation for Mental Health e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, per richiamare l’attenzione di governi, comunità e cittadini sull’importanza della salute mentale come parte essenziale della salute pubblica. "In Italia, il numero di persone affette da disabilità mentali è pari a 16 milioni, con un incremento del 6% solo nell’ultimo anno e un costo a livello di sistema pari a circa il 4% del PIL- afferma Stefano Nassini, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ast di Macerata. Il 75% soffre di ansia e depressione, mentre il 12,5% non riesce a trovare aiuto a causa di stigma e criticità del sistema. I disturbi mentali sono fenomeni complessi che coinvolgono specifiche funzioni cerebrali, le relazioni umane e numerosi domini psicologici individuali e sociali secondo determinanti biologici, sociali, fisici e ambientali della salute mentale, inclusi lo sviluppo cerebrale, l'espressione genica e le esperienze intergenerazionali lungo tutto l'arco della vita". Per questo motivo un approccio terapeutico efficace alla salute mentale non può più limitarsi alla sola dimensione sanitario-assistenziale, ma anche all’inclusione sociale ed economica secondo una visione di “One Mental Health”. Il Dipartimento di Salute Mentale dell’AST di Macerata, in collaborazione con il Comune di Macerata e di Civitanova Marche e con il sostegno della Fondazione Onda ETS e della Società Italiana di Psichiatria si è proposto di sensibilizzare la popolazione con due iniziative simboliche finalizzate a promuovere la cultura della salute mentale e combattere stigma, pregiudizi e paure ancora troppo spesso legati ai disturbi psichici. Una battaglia che Ilaria Gazzella, in città, ha combattuto con coraggio sin dal 2021 (leggi qui).  Nella serata dell’11 ottobre con il supporto del Comune di Macerata lo Sferisterio sarà illuminato di verde, coloro simbolo della lotta contro lo stigma verso le malattie mentali. Il Presidio Ospedaliero di Civitanova Marche, invece, aderisce all’iniziativa ospitando nella giornata del 10 ottobre, dalle ore 9 alle 13, un info point del Servizio Sollievo dell’Ambito Territoriale Sociale 14 presso l’ingresso principale della struttura ospedaliera, il cui tema dell’evento è: “L’arte che riabilita. La creatività per abbattere i pregiudizi sulla salute mentale”. "La salute mentale è una dimensione essenziale della vita di ciascuno di noi, per questo è fondamentale sensibilizzare i cittadini sul tema sia per prevenire le difficoltà prima che diventino insormontabili, che per garantire all’utenza percorsi terapeutici efficaci, accessibili e privi di stigma", ha dichiarato il direttore generale dell'Ast di Macerata, Alessandro Marini.

Macerata, una vita tra Ginecologia e Ostetricia: il dottor Filiberto Di Prospero va in pensione

Macerata, una vita tra Ginecologia e Ostetricia: il dottor Filiberto Di Prospero va in pensione

08/10/2025 13:15

Dopo 38 anni di intensa e qualificata attività, il dottor Filiberto Di Prospero, medico chirurgo e direttore della U.O.C. Ginecologia-Ostetricia dell’AST di Macerata, accede alla meritata pensione. Un professionista che ha coniugato competenze mediche di alto livello, passione per il lavoro e grande umanità nel rapporto con colleghi e pazienti. La carriera del dottor Di Prospero è iniziata come Medico Interno Universitario e, dal 1988, ha operato presso l’ospedale di Civitanova, prima come assistente e aiuto dell’Unità Operativa di Ginecologia-Ostetricia, poi come direttore della stessa U.O.C. Il curriculum del primario vanta numerose pubblicazioni scientifiche e studi di rilievo, tra cui contributi sull’identificazione del ruolo dell’insulina nella patogenesi della policistosi ovarica e sull’insufficienza ovarica prematura (menopausa precoce). Tra le sue iniziative più significative, la creazione di uno dei primi Centri Menopausa italiani, il progetto Oncofertilità nelle Marche, il Percorso Diagnostico-Terapeutico per i Fibromi Uterini e l’implementazione delle Linee Guida Eras nella chirurgia vaginale. Particolarmente rilevante è stata la sua gestione durante la pandemia: il dottor Di Prospero ha allestito a Civitanova l’unico reparto di Ostetricia e Ginecologia della regione Marche per donne covid-positive. Oggi il reparto è tornato alla normalità, registrando un trend di crescita nei parti: oltre 800 solo nel 2025, in controtendenza rispetto agli indici di natalità nazionali. Oltre alla medicina, il dottor Di Prospero coltiva la passione per la pittura: questa estate le sue opere sono state esposte al Lido Cluana di Civitanova (leggi qui), dimostrando un talento artistico apprezzato dalla comunità. Il direttore generale e l’intera AST di Macerata ringraziano il dottor Di Prospero per il prezioso impegno e gli augurano un futuro ricco di soddisfazioni personali e professionali.

Sport

Eccellenza, colpo in avanti per il Chiesanuova: ecco Perri per sbloccare l’attacco

Eccellenza, colpo in avanti per il Chiesanuova: ecco Perri per sbloccare l’attacco

10/10/2025 19:10

ECCELLENZA - Colpo in attacco per il Chiesanuova. È un nuovo giocatore biancorosso l’attaccante Matteo Perri, classe 1997, punta apprezzata e che ben conosce l’Eccellenza avendola disputata negli ultimi due campionati tra K-Sport Montecchio e Maceratese, 7 reti nell’annata nel capoluogo. Ha iniziato la stagione al Sambiase, squadra di Lamezia Terme che milita in serie D e con il suo arrivo il Chiesanuova si augura di risolvere il problema della sterilità offensiva. Lascia invece il gruppo di Mobili il giovane Niccolò Bartoloni. Classe 2006, portiere, era stato preso in estate dalla Settempeda, poi l’arrivo last minute dell’esperto Monti gli ha chiuso lo spazio.

"Il cambiamento spaventa, ma bisogna ribellarsi": Adani, Ventola e Cassano ribaltano il pallone a Overtime (FOTO e VIDEO)

"Il cambiamento spaventa, ma bisogna ribellarsi": Adani, Ventola e Cassano ribaltano il pallone a Overtime (FOTO e VIDEO)

10/10/2025 12:03

Visione, provocazione e libertà di pensiero. È questo il calcio raccontato da Lele Adani, Nicola Ventola e Antonio Cassano, protagonisti al Teatro Lauro Rossi di Macerata con lo spettacolo “Viva il futbol on the road”, evento di chiusura della seconda giornata di Overtime Festival 2025. Un dialogo sincero, senza filtri, dove i tre ex calciatori hanno proposto la loro idea di calcio schietta e in controtendenza, lontana dalle convenzioni e dalle retoriche del pallone moderno. Il pubblico maceratese, ancora una volta, ha risposto con un tutto esaurito, confermando il successo del format che unisce competenza, ironia e passione. «Questa sera si parlerà solo ed esclusivamente di calcio», aveva chiarito in apertura il conduttore Rai Marco Ardemagni, e così è stato.Con Cassano collegato da casa, Adani e Ventola sul palco hanno dialogato per quasi due ore sui temi più attuali del calcio italiano e internazionale, tra analisi tecniche, battute e stoccate che non hanno risparmiato nessuno. «Ardemagni ma sei quello dell’anno scorso?», ha esordito in collegamento da casa Cassano, rompendo subito il ghiaccio con il pubblico e richiamando il siparietto della passata edizione. Adani, invece, ha voluto sottolineare il legame con il festival e il teatro: «Mi piace questo luogo, questa energia e questo teatro bellissimo». L’incontro si è aperto con l’analisi dello 0-0 tra Milan e Juventus, una delle partite più attese ma anche più deludenti della scorsa settimana. «Il cambiamento spaventa e spesso ti porta a tornare indietro», ha spiegato Adani. «Poi però non ci si può lamentare se ci sono partite così. Oggi o ci si accontenta o ci si ribella. Di fronte a questo scempio bisogna ribellarsi». Nel mirino, inevitabilmente, Massimiliano Allegri, tornato sulla panchina rossonera dopo undici anni. Cassano non ha risparmiato giudizi: «Conte è un allenatore vero, a differenza di Allegri. Uno è un fenomeno, l’altro pensa solo al risultato e ai soldi in tasca». Dal grigio di San Siro, la discussione è passata alla luminosità di Napoli e Roma, le squadre che più hanno impressionato in questo avvio di stagione. Spazio anche al Como di Fabregas e Nico Paz, modello virtuoso per Adani: «È un progetto sano perché non è italiano. C’è una rete che sa cercare giocatori bravi, un allenatore visionario e una comunicazione condivisa con il club. Non si fanno mettere i piedi in testa dai canoni italiani». Inevitabile il tema calciomercato, tra arrivi eccellenti e trattative sfumate. Cassano ha commentato con ironia e amarezza gli arrivi di De Bruyne e Modric in Serie A: «Una volta i migliori giocavano da noi. Oggi arrivano a fine carriera, ma almeno ringraziamoli. Il problema è che in Italia si pensa ancora come trent’anni fa: ai vertici ci sono persone di 70 o 80 anni». Ventola ha invece analizzato i retroscena di mercato: «La Juve, non vendendo Vlahovic, non ha potuto prendere Kolo Mouani e ha ripiegato su Openda. È la squadra che ha pagato di più questa situazione». Ardemagni ha poi sollevato un tema culturale: l’Italia come “fucina di portieri e allenatori”, ma con pochi giovani protagonisti. Adani ha risposto senza mezzi termini: «In Italia la parola lavoro spaventa come la parola merito. È più importante che l’amico dell’amico stia lì, anziché un giovane talento. Non siamo più i numeri uno, e se vogliamo tornare a esserlo dobbiamo meritarcelo». Non poteva mancare un passaggio sulla Nazionale Italiana, reduce dal folle 4-5 con Israele, ribattezzato da Adani in telecronaca «partita da pranzo al sacco». «È stata difficile da commentare — ha ammesso — ma per fortuna non è stato un pranzo al sacco indigesto». Ventola ha espresso fiducia: «Gattuso è l’allenatore giusto, tira fuori il meglio da quello che abbiamo». Cassano ha rincarato: «Sono convinto che ci porterà al Mondiale, magari attraverso i playoff. Ma oggi abbiamo pochi veri fenomeni: l’unico è il portiere. E se hai il portiere più forte del mondo al massimo fai 0-0, mentre con un attaccante forte vinci 3-2». Adani ha poi riservato una stoccata al presidente FIGC Gravina: «Non rispetta i bambini che non hanno mai visto un Mondiale, comunicando i risultati con superficialità e presunzione». In platea anche Patrizia Panico, icona del calcio femminile, e la giornalista Monica Bertini, che ha definito i tre protagonisti «belle persone oltre che grandi professionisti». Dopo le domande del pubblico e gli immancabili selfie finali, il trio ha lasciato il palco tra gli applausi. “Viva il futbol” si conferma così un contenitore di idee, a volte divisive ma sempre autentiche, dove si parla di calcio con libertà e senza filtri. Un linguaggio diretto e genuino che continua a conquistare teatri e web, celebrando quel gioco che, più di ogni altro, sa ancora unire e far discutere.

Economia

Presunto caporalato, Pm chiede commissariamento di Tod's. L'azienda: "Rispettiamo tutte le norme"

Presunto caporalato, Pm chiede commissariamento di Tod's. L'azienda: "Rispettiamo tutte le norme"

08/10/2025 18:05

La Procura di Milano ha chiesto l’applicazione della misura di prevenzione dell'amministrazione giudiziaria per Tod's S.p.A., nell'ambito di un’inchiesta che ipotizza una "condotta agevolatoria" da parte dell’azienda per mancato controllo su fenomeni di sfruttamento del lavoro nella propria catena di produzione. Secondo quanto riportato da Reuters e confermato all'Ansa, gli accertamenti - coordinati dal pm Paolo Storari - riguardano opifici gestiti da cittadini cinesi, coinvolti nella realizzazione delle divise per i commessi dei negozi del marchio. La richiesta della Procura, si legge nel ricorso depositato in Cassazione lo scorso maggio, nasce da indagini di polizia giudiziaria che hanno "fotografato un fenomeno in cui due mondi, solo apparentemente distanti - quello del lusso e quello dei laboratori cinesi - entrano in connessione per un unico obiettivo: abbattimento dei costi e massimizzazione dei profitti attraverso l’elusione delle norme giuslavoristiche". Il procedimento si inserisce nella scia di altri casi analoghi che hanno coinvolto grandi marchi della moda italiana, come Armani Operations, Dior, Valentino, Loro Piana e Alviero Martini, per i quali il Tribunale milanese ha già disposto amministrazioni giudiziarie volte a "rimuovere situazioni tossiche" nella filiera produttiva. In alcuni di questi casi, le misure sono state successivamente revocate dopo l’adozione di percorsi di regolarizzazione e trasparenza. Nel caso Tod’s, tuttavia, nessun commissariamento è stato al momento disposto, poiché è ancora pendente in Cassazione una questione di competenza territoriale: Tribunale e Corte d’Appello di Milano hanno infatti ritenuto competente la Procura di Ancona, sostenendo che la produzione oggetto di indagine riguarderebbe materiali “ad uso interno” (le divise), e non i prodotti destinati alla vendita. La Procura milanese ha impugnato questa decisione. Come negli altri procedimenti, la società Tod's non è indagata, mentre risultano iscritti per caporalato i titolari degli opifici coinvolti. In una nota diffusa nelle ultime ore, Tod's S.p.A. ha replicato con fermezza alle notizie di stampa: "In relazione alle notizie pubblicate da Reuters, in merito al supposto sfruttamento di lavoratori da parte di suoi subfornitori, Tod's non può che ribadire di rispettare tutta la normativa vigente, ivi compresa quella che regola il mondo del lavoro, e che i propri ispettori eseguono controlli costanti nei confronti dei laboratori che Tod’s seleziona e utilizza". L’azienda, appartenente al gruppo della famiglia Della Valle, sottolinea inoltre che "tali laboratori sono visitati regolarmente dai nostri responsabili e sottoscrivono, prima di cominciare a operare con il Gruppo, accordi che tutelano la qualità dell'ambiente di lavoro e le condizioni dei dipendenti, nonché il rispetto dei contratti nazionali di lavoro". Tod’s ricorda anche che i propri stabilimenti "sono considerati un'eccellenza mondiale in fatto di tutela ambientale e servizi sociali" e che "la qualità dei prodotti e la qualità della vita lavorativa dei dipendenti sono elementi imprescindibili". Infine, la società aggiunge: "Nei prossimi giorni prenderemo visione delle carte dei procedimenti e forniremo tutti i chiarimenti necessari per dimostrare la nostra totale estraneità. C’è molta amarezza nel pensare che, se fossimo stati interpellati al momento opportuno, avremmo potuto spiegare la nostra organizzazione produttiva, da sempre rispettosa delle regole e delle leggi".

Dazi Usa sulla pasta, allarme Confindustria Macerata: "A rischio 670 milioni di export, colpo durissimo"

Dazi Usa sulla pasta, allarme Confindustria Macerata: "A rischio 670 milioni di export, colpo durissimo"

08/10/2025 15:00

L'ipotesi di una significativa imposizione di dazi da parte dell'Amministrazione americana sulla pasta italiana ha sollevato forti preoccupazioni nel settore agroalimentare marchigiano e nazionale. La possibile misura, che potrebbe raggiungere un'aliquota del 107% a partire dal 1° gennaio 2026, è stata oggetto di una ferma reazione da parte dei rappresentanti industriali. Federico Maccari, presidente della Piccola Industria e della Sezione Agroalimentare di Confindustria Macerata, dichiara: "La possibile decisione dell’Amministrazione americana di introdurre dazi fino al 107% sulla pasta italiana rappresenta un colpo durissimo a un settore che ha costruito la sua leadership internazionale su qualità, trasparenza e lealtà. Non solo: mette a rischio un mercato che oggi vale oltre 670 milioni di euro di export e che coinvolge migliaia di piccole e medie imprese del nostro Paese". "Le accuse di 'dumping' mosse contro l’industria italiana della pasta sono infondate e prive di fondamento economico - aggiunge Maccari -. I produttori americani di pasta vendono i loro prodotti alla metà del nostro prezzo e in Italia, a parità di prodotto, i prezzi sono decisamente più bassi. Non possiamo non sottolineare l'atteggiamento paradossale di Paesi che alzano barriere contro il Made in Italy mentre sui propri mercati proliferano da anni prodotti di 'Italian sounding', che sfruttano nomi, colori e simboli italiani senza rispettare alcuno standard di qualità o legame con la nostra tradizione" "Chiediamo al Governo italiano e alla Commissione Europea di attivarsi con immediatezza e determinazione, seguendo la linea già espressa dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani: serve una forte azione diplomatica e la massima unità delle istituzioni e delle imprese per scongiurare questa misura sproporzionata - rileva Maccari -. Non è solo in gioco il destino delle grandi aziende del settore, ma soprattutto quello di decine di piccole e medie imprese, cuore pulsante della filiera agroalimentare, che rischiano di vedere compromessa la loro capacità di investire, crescere e presidiare i mercati internazionali". "Il Made in Italy non si può piegare a decisioni arbitrarie e ingiustificate. Chiediamo con forza l'apertura di un tavolo negoziale serio e trasparente. Solo così sarà possibile garantire un futuro equo e competitivo alla nostra pasta, simbolo identitario e patrimonio economico del Paese", conclude Maccari.

Scuola e università

Quando Overtime incontra Humanities: Stefano Fresi si racconta tra palco, sport e vita

Quando Overtime incontra Humanities: Stefano Fresi si racconta tra palco, sport e vita

10/10/2025 20:00

Piazza Vittorio Veneto ha accolto il pubblico dell’Overtime Festival con uno degli appuntamenti più attesi di questa edizione: “Raccontarsi in scena”, dialogo tra l’attore Stefano Fresi e il Magnifico Rettore dell’Università di Macerata John McCourt, moderato con ironia e ritmo da Marco Ardemagni di Rai Radio 2. Un evento realizzato in collaborazione con Unimc, che ha intrecciato parole, riflessioni e aneddoti sul mestiere dell’attore, il valore dello sport e l’importanza della cultura nelle scuole e nella società. Fresi ha raccontato il suo rapporto con lo sport, vissuto da spettatore appassionato ma anche da praticante curioso: “Ho provato un po’ di tutto: calcio, basket, tennis… Lo sport è fondamentale, ti insegna il gioco di squadra, come il teatro e il cinema. Dovrebbe essere molto più presente nelle scuole, insieme alla musica e al teatro”. A colpire il pubblico, anche la sua dichiarazione d’amore per la Sardegna: “È casa. Mi ha formato. L’unica cosa che odio della Sardegna è che non ci sono nato”. Il dialogo ha poi toccato il cuore del mestiere d’attore, esplorando la distanza e il legame tra l’interprete e i personaggi: "Nei personaggi cerco di mettere il meno possibile di me, ma a volte qualcosa emerge. Nel terzo atto dello spettacolo di stasera, Dioggene, c’è molto di me: quel senso di disincanto, di consapevolezza, di verità conquistata col tempo. È la parte in cui i suoi pensieri assomigliano ai miei". Lo spettacolo, in scena alle 21:15 al Teatro Lauro Rossi, è un viaggio teatrale in tre atti, scritto e diretto da Giacomo Battiato, che mescola epoche e linguaggi: dal volgare toscano del Medioevo alla lingua contemporanea, fino al romanesco. “È uno spettacolo difficile, ma proprio per questo stimolante. Ci permette di riflettere sull’umana stupidità, sulla violenza, sulla guerra – temi eterni, raccontati con parole diverse ma con lo stesso sguardo critico”. Anche il rettore McCourt ha sottolineato l’importanza dell’incontro tra cultura umanistica e sportiva: “Overtime e Humanities Festival si sposano perfettamente. Insieme promuovono la nostra città da due punti di vista diversi ma complementari. Portare Fresi a Macerata è stato un lavoro di squadra, ed è proprio lavorando insieme che si ottengono i migliori risultati”. Il pomeriggio si è così trasformato in un dialogo autentico, denso di contenuti, dove si è parlato di scena, di palco e di realtà. Con la leggerezza profonda di chi, come Fresi, sa raccontare il mondo partendo da sé – per arrivare, sempre, agli altri.

L'Università di Camerino vola in Romania per gli incontri internazionali di KreativEU

L'Università di Camerino vola in Romania per gli incontri internazionali di KreativEU

10/10/2025 14:42

Una delegazione dell’Università di Camerino, guidata dal rettore Graziano Leoni e composta dal prorettore vicario Emanuele Tondi e dai professori Alessandro Delpriori e Graziella Roselli, ha partecipato nei giorni scorsi agli incontri internazionali organizzati dall’Università “Valahia” di Târgoviște (Romania) nell’ambito dell’Alleanza Europea KreativEU. KreativEU è una rete universitaria sostenuta dalla Commissione Europea, nata per promuovere la cooperazione accademica, l’innovazione educativa e la valorizzazione culturale tra le università partner. Le giornate di confronto hanno visto la partecipazione dei rettori e dei rappresentanti delle undici università che compongono l’Alleanza, offrendo un’importante occasione per discutere strategie comuni per lo sviluppo dell’istruzione superiore europea, con particolare attenzione a sostenibilità, innovazione e diversità culturale. Durante l’iniziativa, la Commissione Nazionale della Romania per l’UNESCO ha evidenziato le sinergie tra KreativEU e il programma UNITWIN, volto a rafforzare la cooperazione accademica internazionale. L’Università di Camerino, partner di UNITWIN, conferma così la propria vocazione alla collaborazione globale nella ricerca e nella formazione. In occasione della cerimonia, è stato inoltre conferito il titolo di Dottore Honoris Causa al professor João Paulo Pereira de Freitas Coroado, presidente del Politécnico di Tomar (Portogallo) e dell’Alleanza KreativEU, per il suo impegno nel promuovere un modello europeo di università aperta, inclusiva e culturalmente radicata. “La partecipazione dell’Università di Camerino agli incontri di Târgoviște rappresenta un momento significativo nel consolidamento della nostra presenza in KreativEU – ha sottolineato il rettore Leoni –. L’Alleanza ci permette di sviluppare progetti comuni, scambi formativi e iniziative di ricerca che rafforzano la cooperazione accademica e culturale in Europa, in linea con i valori promossi da Umesco e Unitwin”. Con questa partecipazione, Unicam conferma il proprio ruolo attivo nelle reti europee e internazionali di eccellenza, contribuendo a costruire un futuro dell’università fondato su creatività, innovazione e sostenibilità.  

Cultura

Civitanova Film Festival 2025: Gianni Amelio, Alessandro Aronadio e tanti ospiti per gli “Incontri necessari”

Civitanova Film Festival 2025: Gianni Amelio, Alessandro Aronadio e tanti ospiti per gli “Incontri necessari”

11/10/2025 10:50

L’undicesima edizione del Civitanova Film Festival seguirà il filo conduttore degli Incontri necessari, il tema scelto dai direttori artistici Peppe Barbera e Michele Fofi per la rassegna 2025. La manifestazione animerà più luoghi della città dal 25 ottobre al 2 novembre, confermando la sua trasversalità di forme d’arte: dal cinema spazierà alle presentazioni di libri, alla musica, agli incontri con registi e autori, ai dibattiti pubblici e alla fotografia. Guardando al cartellone, saranno molti gli incontri che permeeranno tutto il CFF, che mai come quest’anno vuole fare del confronto il suo punto di forza. Questa spinta al sociale e alla socialità si vedrà già da un’inaugurazione davvero particolare, sabato 25 ottobre, con il taglio del nastro di una mostra fotografica che ha visto coinvolti in un laboratorio gli utenti del Servizio Sollievo dell’Ambito Sociale 14. Laboratorio curato da Benedetta Rusticucci e Alessandro Palombini. Quanto alle sezioni, c’è grande spazio per la proiezione di lungometraggi. Si partirà con il film Squali e il dibattito con il regista Daniele Barbiero e gli attori Francesco Centorame e Ginevra Francesconi (sabato 25), seguiti dal lungometraggio sulla vita di Ferdinando Scianna (domenica 26), Lumière - L’avventura del cinema (mercoledì 29), Per te e l’incontro con il regista Alessandro Aronadio (giovedì 30), La tomba delle lucciole (venerdì 31) e La voce di Hind Rajab (1° novembre). La sezione dei libri culminerà sabato 1° novembre con la presentazione di Il campo del cinema e l’incontro con gli autori, a partire dal grande regista Gianni Amelio (Le chiavi di casa, Hammamet, Il signore delle formiche...) e i critici Pedro Armocida e Anton Giulio Mancino. Prima, giovedì 30 ottobre, si racconterà la storia di Lino Banfi con l’autore Massimiliano Bianconcini e si darà spazio alla poesia con Umberto Piersanti e il suo volume L’isola tra le selve (lunedì 27). Proseguendo nel concetto di incontro, il CFF abbraccia l’intera città e le sue associazioni, come il Civitanova Classica Piano Festival. Quest'ultima, mercoledì 29 ottobre, porterà al teatro Annibal Caro un momento musicale condiviso, con ospite Héctor Ulises Passarella, considerato uno dei più grandi bandoneonisti e uno dei più interessanti compositori di tango moderno. Martedì 28 ottobre la contaminazione arriverà anche ai Martedì dell’Arte, storica rassegna cittadina dell’Associazione Arte, con il film Suole di vento - Storie di Goffredo Fofi e dibattito di presentazione con i direttori artistici. Non vanno dimenticate, inoltre, le proiezioni con le scuole di Corti Young, che quest’anno coinvolgono sia gli studenti del Bonifazi-Corridoni che del Da Vinci e aprono loro le porte a temi ricchi di significato da affrontare poi anche in classe. Parlando di corti, impossibile dimenticarsi del cuore del festival, quel concorso che assegnerà domenica 2 novembre il Premio Stelvio Massi al miglior prodotto e gli altri premi in palio. Sarà possibile visionare i 19 prodotti finalisti in tre serate (lunedì 27, martedì 28 e venerdì 31), votando e attribuendo così il riconoscimento del pubblico. E, a proposito di cortometraggi, venerdì 31 si celebrerà lo scenografo civitanovese Mario Garbuglia, con la proiezione del suo Salmo 2003 e l’introduzione della figlia Daniela. Il programma completo è disponibile su www.civitanovafilmfestival.it. “Il CFF è un festival che ha dentro tanto, ma tanto cinema – sono le parole di Michele Fofi e Peppe Barbera –, che ama il cinema e che racconta l’amore e la passione nei suoi riguardi. Allo stesso tempo, è una rassegna multidisciplinare che mai come in questa edizione vuole toccare più sfere sociali, viste anche le vicende internazionali che stanno stravolgendo il nostro mondo”. “Guardando alla produzione cinematografica, la sala vive un momento di grossa difficoltà – proseguono Fofi e Barbera –: per questo sentiamo il bisogno di omaggiare il cinema e parlare di lui sotto tutte le sfaccettature, esaltando questo strumento culturale, vera forma d’arte”. “Il Civitanova Film Festival è un progetto che parte dalle radici del nostro territorio e, grazie al grande lavoro svolto in questi anni, si è ritagliato un posto d’onore nel panorama culturale, divenendo una rassegna riconosciuta. Per noi – dichiara Maria Luce Centioni, presidente dell'Azienda dei Teatri –, rimane centrale l'obiettivo di dare risalto ai talenti locali e di valorizzare le energie che, partendo da Civitanova, contribuiscono a fare grande questo festival. C’è un sincretismo di idee e di sostanza a cui non rinunciamo, in nome della cultura e , in nome della cultura e della continuità”. Il Civitanova Film Festival è come sempre organizzato dall’APS Favolacce, dall’Azienda dei Teatri di Civitanova e dal Comune di Civitanova. 

L’arte di Calisti illumina Parma: il maestro maceratese protagonista ad Art Parma Fair

L’arte di Calisti illumina Parma: il maestro maceratese protagonista ad Art Parma Fair

10/10/2025 12:58

L’arte maceratese torna protagonista su un palcoscenico nazionale. Il maestro Calisti espone infatti le sue opere ad Art Parma Fair, la 21ª edizione della mostra mercato d’arte moderna e contemporanea, in programma dall’11 al 19 ottobre nei padiglioni fieristici di Parma. Con oltre 80 espositori, la rassegna si conferma come uno dei più importanti appuntamenti del settore, capace di mettere in contatto diretto collezionisti, critici ed esperti con le molteplici tendenze dell’arte contemporanea. Non una semplice mostra-mercato, ma una selezione curata e ragionata che dà luce alle diverse correnti artistiche, dalle più affermate alle emergenti. Calisti partecipa alla manifestazione insieme alla galleria Real Arte di Montegranaro, diretta dal  Roberto Botticelli, che da anni rappresenta l’artista maceratese in Italia e all’estero, attraverso fiere e mostre di livello internazionale. Per l’occasione, Calisti presenta una selezione di opere dedicate al paesaggio marchigiano, riconoscibile per i suoi colori intensi e la materia vibrante, oltre a un nuovo lavoro che rende omaggio al Mare Adriatico, elemento ricorrente e profondamente identitario della sua pittura. Nella foto: Calisti con il titolare della galleria Real Arte, Roberto Botticelli.

Eventi

Macerata, Emergency ricorda Gino Strada: tre giorni di incontri e mostre contro la guerra

Macerata, Emergency ricorda Gino Strada: tre giorni di incontri e mostre contro la guerra

11/10/2025 12:37

Dal 15 al 17 ottobre 2025, nella Galleria Antichi Forni di Macerata, Emergency propone una serie di incontri “Contro la guerra”. In ricordo del suo fondatore, il chirurgo Gino Strada che, avendone visto le conseguenze, considerava l'abolizione della guerra non un'utopia bensì un obiettivo da raggiungere affinché l'umanità potesse avere un futuro.  La mostra fotografica, visitabile ogni giorno dalle 16:00 alle 19:30, offrirà un intenso percorso visivo sulle conseguenze dei conflitti, sui diritti umani negati, ma anche sul ruolo della cura nei luoghi martoriati dalla guerra e di chi fugge dalla guerra e dalla povertà, perché anche se la guerra finisce, le sue conseguenze rimangono per decenni.  Particolarmente significativo è il programma di incontri e approfondimenti per la presenza della presidente di Emergency Rossella Miccio e di Roberto Maccaroni attualmente responsabile sanitario della nave di Emergency Life Support che porteranno la testimonianza   diretta di chi vive in prima persona l’orrore della guerra e lavora per curare le vittime.  Mercoledì 15 ottobre, dalle 15 alle 17, ci sarà un incontro con Roberto Maccaroni, infermiere di Emergency che ha lavorato in Afghanistan, in Sudan, in Sierra Leone e responsabile sanitario sulla nave Life Support a cui sono invitati gli studenti delle scuole superiori e dell’Università. In serata, alle 21, sarà proiettato il film “Long Night” di Lynzy Billing, presentato da Roberto Maccaroni e dalla giornalista Barbara Olmai. Giovedì 16 ottobre, alle ore 18  interverrà Rossella Miccio, presidente di Emergency, nell’ambito del convegno Humanities organizzato dall’Università di Macerata. L’incontro si terrà nella Sala Conferenze, al terzo piano di piazza Strambi 1.  Venerdì 17 ottobre, dalle 15 alle 17, torneranno protagonisti gli studenti, che parteciperanno a un confronto con i volontari del Gruppo Scuola Emergency di Macerata. L’appuntamento sarà dedicato in particolare alla situazione di Gaza , con l’obiettivo di stimolare riflessioni e dialogo su pace, diritti e cooperazione.  Tutti gli eventi sono a ingresso libero. Con questa tre giorni di incontri nella città di Macerata Emergency  intende ribadire un messaggio forte e attuale: "La guerra non è mai la soluzione, ma una malattia mortale che può essere curata solo con l’impegno collettivo per la pace e la giustizia".  

Macerata al Palio dei Comuni 2025: in pista con Corridonia e il gemellaggio Civitanova-Servigliano

Macerata al Palio dei Comuni 2025: in pista con Corridonia e il gemellaggio Civitanova-Servigliano

11/10/2025 11:08

Dopo la pausa estiva dedicata alle corse in notturna, l’Ippodromo San Paolo di Montegiorgio è pronto a riaccendere i riflettori.Domenica 12 ottobre prende il via la stagione autunnale e invernale del trotto, un appuntamento atteso da appassionati, scuderie e addetti ai lavori. Una giornata che segna anche l’inizio del percorso verso il XXXVII Palio dei Comuni, in programma domenica 23 novembre. L’edizione 2025 del Palio vedrà venticinque comuni al via provenienti da Marche, Umbria e Abruzzo, con una novità che profuma di sport e amicizia: Civitanova Marche e Servigliano correranno gemellati, come un’unica squadra.Un solo cavallo, scelto e sostenuto da entrambe le amministrazioni, rappresenterà questa alleanza simbolica tra costa ed entroterra. Se vinceranno, festeggeranno insieme, nel segno di un abbraccio sportivo che supera i confini territoriali. Tra i partecipanti figurano Corridonia, Macerata, Montegiorgio, Montegranaro, Fermo, Porto Sant’Elpidio, Jesi, Loreto, Gualdo Tadino e Lanciano, a testimoniare la vocazione interregionale e la forza identitaria del Palio. Il pomeriggio di apertura dell’ippodromo, a partire dalle ore 13:15, proporrà otto prove, con una gara di qualifica per cavalli di due anni e sette corse ufficiali dedicate a categorie diverse, dai professionisti ai gentlemen, su distanze comprese tra i 1600 e i 2500 metri. In pista nomi noti e amati del trotto come Raffaele Ruvolo, Enrico Bacalini, Vito Luongo, Gennaro Pacileo, Matteo Spano e Federico Esposito, pronti a contendersi i primi premi stagionali. Tra i cavalli annunciati: Illuso Jet, Igino Lor, Florentia Vik, Flamme de Feu, Gambela, Giselle Ors, Amazing Justice, Electra ZS, Godsavethequeen, Gengis Khan Nobel, Esteban LG, Carolyn Francis, Flika Pal Ferm, Flamingo Ral, El Fuego Vit ed Evita Laksmy. La corsa simbolo dell’ippodromo, il Palio dei Comuni, si disputerà sulla distanza dei 1600 metri e assegnerà il Premio Stelvio Massi al miglior cavallo, oltre al riconoscimento del pubblico. Più di una semplice gara, il Palio è una festa del territorio, capace di unire sport, identità e tradizione in un grande evento collettivo. Montegiorgio si prepara così a un autunno di grande intensità sportiva, con il trotto protagonista assoluto.Come recita il motto non scritto dell’ippodromo: “Il trotto chiama, e la pista risponde”. 

Curiosità

"La migliore stagione di sempre": numeri record per il Natural Village di Porto Potenza Picena

"La migliore stagione di sempre": numeri record per il Natural Village di Porto Potenza Picena

09/10/2025 10:50

Questo fine settimana il Natural Village di Porto Potenza Picena, una delle più importanti strutture ricettive della regione, chiuderà la lunga stagione turistica iniziata lo scorso aprile con un importante segno positivo. “Abbiamo sfiorato le 80 mila presenze a fronte di quasi 25 mila arrivi – ha sottolineato la direttrice della struttura, Alessandra Mori – un risultato inaspettato che fa registrare la migliore stagione in assoluto e conferma che credere nella destagionalizzazione paga". Negli ultimi tre anni, a fronte di un importante investimento messo a terra dalla proprietà altoatesina guidata da Stefan Rubner, il villaggio ha avuto un sostanziale upgrade che lo ha reso maggiormente appetibile in termini di qualità e di servizi al cliente: "Questo ci ha permesso di promuovere struttura e territorio con un prodotto centrato - ha aggiunto Alessandra Mori - non solo per famiglie ma rivolgendosi anche al mondo dei cani grazie al comune di Potenza Picena che ha cambiato il regolamento, permettendo così ai cani di fare il bagno in mare, al movimento delle biciclette e dell’E-bike così come alla parte sportiva legata al volley, all’hockey e al basket in carrozzina con particolare attenzione al mondo della disabilità". "Mi piace evidenziare il fondamentale apporto di uno staff professionale e volenteroso fatto da persone cresciute con noi e, in parte, proveniente dalla proficua collaborazione con la Scuola Alberghiera 'Varnelli' di Cingoli. Importante è stata l’apertura della struttura e dei servizi verso l’esterno come la spiaggia e il ristorante 'Sea Side' che ci ha fatto conoscere ed apprezzare dalla clientela locale", conclude Mori. 

Macerata, Evio Hermas Ercoli premiato con il "Giovanni Nuvoletti 2025"

Macerata, Evio Hermas Ercoli premiato con il "Giovanni Nuvoletti 2025"

07/10/2025 12:30

Si è svolto a Macerata, nelle sale della Società Filarmonica, il convegno della Delegazione di Macerata dell’Accademia Italiana della Cucina dedicato a “Antonio Nebbia, precursore della cucina regionale italiana”. Ha introdotto e condotto magistralmente i lavori il Presidente della Delegazione di Macerata, Dott. Pierpaolo Simonelli. Sono intervenuti sul tema del cuoco settecentesco Antonio Nebbia il giornalista Dott. Ugo Bellesi, il Prof. Tommaso Luchetti, storico della gastronomia, la Dott.ssa Benedetta Mostratisi e Luciano Scafà, cultore della materia. A conclusione del convegno il Comm. Mimmo D’Alessio dell’Accademia Italiana della Cucina e l’assessore alla cultura Katiuscia Cassetta hanno consegnato il prestigioso premio nazionale dell’Accademia “Giovanni Nuvoletti 2025”, per la valorizzazione della Buona Tavola, al Prof. Evio Hermas Ercoli. Riportiamo qui di seguito la comunicazione svolta per l’occasione dal Prof. Ercoli sul tema del tempo nella cultura gastronomica.   Le boeuf à la mode e il tempo La storia non si fa con i se, ma se l’appetito non avesse attardato Luigi XVI di Francia nella sua fuga da Parigi, la Rivoluzione Francese avrebbe preso un’altra piega. La tentazione di fermarsi per fare merenda con un pezzo di carne ben cotta fu irresistibile. Volle provare forse per l’ultima volta Le bœuf à le mode, un saporitissimo stufato di manzo, cucinato lentamente nel vino con ortaggi, spezie e aromi. Una pietanza che ha cambiato la storia, ma che è anche una storia in sé; una macchina del tempo che oscilla in avanti e indietro. La ricetta del Bò alla moda l’aveva pubblicata una decina di anni prima nelle Marche il nostro Antonio Nebbia. Non abbiamo moltissime informazioni biografiche su di lui, ma Il Cuoco Maceratese è l’unica opera conosciuta del Nebbia ed è considerata una pietra miliare nella storia della cucina italiana. La sua versione del Bò a la moda, paradossalmente, non è molto originale. Riprende quella di un famoso ricettario anonimo pubblicato nel 1766, Il cuoco piemontese perfezionato a Parigi. Un’arte culinaria nata in un contesto fortemente francofilo, che traduce e adatta l’originale dalla Cuisinière bourgeoise di Menon (1730 ca.). Un piatto “alla moda” che afferma nella cottura il primato del fornello sul focolare e che segue lo stile della ‘cuisine moderne’ introdotta dai cuochi francesi dopo la codificazione di François Pierre de La Varenne (Le cuisinier françois, 1651). La ricetta del Boef à le mode è addirittura più antica, forse risalente al medioevo. Sicuramente citata nel menù del pranzo di gala del 1716 offerto dalla municipalità di Halle in Sassonia a Johann Sebastian Bach in occasione del suo concerto inaugurale dell’organo in cattedrale. Un piatto che nella fine del settecento diventa il simbolo di una cucina solida, sostanziosa e nazionale, molto in voga nella cucina borghese dell’epoca, lontana dai fasti aristocratici. Lo scrittore gastronomico Grimod de La Reynière, alla fine del XVIII secolo, consacrerà il bœuf à le mode a simbolo della nuova cucina patriottica, accessibile e borghese. Piatto amatissimo da Napoleone, che pur essendo frugale apprezzava le ricette popolari ben fatte. Proprio nel 1792 apre Le Bœuf à la Mode, il primo ristorante “à la carte” di Parigi in Rue de Valois, vicino al Palais-Royal, con un elemento scenografico molto importante: l’insegna, che rappresentava un bœuf “vestito” con châle, toque a piume e abiti alla moda. L’insegna e la decorazione del ristorante contribuirono alla notorietà del locale, anche se non sempre apprezzata nei circoli culturali parigini, che la percepivano come “volgare”. L’idea che il bue fosse vestito riflette l’importanza dell’apparire e il connubio tra gastronomia, moda ed estetica sociale nel periodo del Directoire, con riferimento al Carnevale di Parigi (Carnaval de Paris) e alla tradizione del Bœuf Gras, simbolo dell’ultimo trionfo della carne prima della Quaresima. La corporazione dei macellai (bouchers) aveva un ruolo centrale, organizzando la sfilata del bue ornato, inghirlandato e rivestito con drappi e fiori ‘alla moda’. Una tradizione popolare che faceva da contraltare al piatto borghese del Bœuf à la mode, due modi diversi di celebrare il bue: uno comunitario, l’altro raffinato. La sfilata del Bœuf Gras arriva perfino in Italia e fa da sfondo agli ultimi momenti di Violetta Valéry ne La Traviata di Giuseppe Verdi, dove cori e fanfare evocano la gioia carnevalesca: “Largo al quadrupede”. Il nostro Bue alla Moda continua la sua strada e lo ritroviamo nel celebre ricettario di Pellegrino Artusi, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene (1891), con uno stile pratico, narrativo e rivolto alla borghesia italiana unificata. Determinante sarà l’intervento di Auguste Escoffier (1846-1935), grande codificatore della cucina francese moderna, che raccolse e nobilitò i piatti regionali trasformandoli in “classici universali”. Nel suo monumentale Le Guide Culinaire (1903) troviamo la ricetta del Bœuf à la Bourguignonne, piatto di brasato al vino di Borgogna. Così il Bœuf à la mode, da piatto borghese parigino, diventa la Bœuf à la Bourguignonne, variante identitaria e localizzata, elevata a grande classico universale. Entriamo così nel mondo della Belle Époque e nella memoria letteraria di Proust, che in À la recherche du temps perdu (1913–1927) evoca la cucina domestica come memoria sensoriale, citando anche il bœuf à la mode servito freddo, ‘en gelée’. Con la comunicazione di massa contemporanea, il Bo alla moda del Nebbia entra nell’olimpo della cultura pop, grazie a Julia Child, grande divulgatrice della cucina francese negli Stati Uniti, che fa del Bœuf à la mode un piatto fetish. La sua preparazione divenne uno dei momenti più narrati del blog, simbolo di cura, tecnica e lentezza. Il critico Powell ne parlava come di un vero e proprio rito di passaggio, la prova suprema per confrontarsi con Julia Child. La Child proponeva il Bo alla moda come “stufato supremo di manzo”, esemplare per insegnare agli americani cosa significhi cucinare con amore e con lentezza. In Julie & Julia (2009), con Meryl Streep e Amy Adams, il Bœuf à la mode diventa la ricetta-emblema del film, simbolo della cucina francese e della sfida culinaria. Quando lo stufato riesce, il piatto incarna il trionfo della passione culinaria, diventando virale e simbolo del gourmet casalingo per eccellenza. Il Bœuf Bourguignon vive così una doppia vita: piatto tradizionale francese e icona globale, grazie a Julia Child e al film, esemplare della cucina francese romantica, da imparare con dedizione. Oggi, con la modernità, nessuno utilizza più i ricettari del settecento; gli aristocratici sono tramontati, e del Bœuf à la mode in Rue Valois rimane solo l’insegna. Le rievocazioni del Boef Gras in Italia sono sporadiche e senza la corporazione dei macellai, ma le tavolate invernali con carni succulente arrivano ancora sulle tavole della Douce France, simbolo del piatto della domenica e metafora del tempo lento, sempre attuale, semplice e complesso.

Varie

Discarica a Santa Maria Apparente, la Giunta dice no: "Area non compatibile con attività industriali"

Discarica a Santa Maria Apparente, la Giunta dice no: "Area non compatibile con attività industriali"

09/10/2025 15:30

La richiesta di realizzazione di una discarica per il recupero di inerti presentata dalla ditta Frantumazioni srl di Penna San Giovanni, da collocare nel territorio di Santa Maria Apparente, è stata al centro della riunione della Giunta comunale di Civitanova Marche di martedì scorso. Durante l’incontro è stato esaminato l’iter autorizzativo relativo alla variante urbanistica di competenza della Provincia, che dovrà acquisire i pareri nella Conferenza dei Servizi ancora da convocare. In questo contesto, tutti gli assessori presenti hanno espresso il proprio dissenso alla proposta. L’assessore all’Urbanistica Roberta Belletti ha chiarito la posizione del Comune: "Sto seguendo con la massima attenzione l’iter procedurale della proposta relativa all’impianto di trattamento inerti in zona Santa Maria Apparente, verso il quale l’Amministrazione comunale ha dichiarato in maniera chiara e inequivocabile la propria contrarietà a tutela di un’area che, per le sue caratteristiche e per le scelte urbanistiche già compiute, ha una destinazione diversa e non compatibile con attività industriali. La zona ospita il Santuario mariano, numerose abitazioni e piccole attività, e rappresenta un contesto urbano e ambientale che richiede tutele specifiche".  Belletti ha aggiunto di aver contattato personalmente il titolare dell’impresa per comunicare il “no” dell’Amministrazione, pur aprendo un confronto tecnico: "Siamo pronti a formulare osservazioni e rilievi tecnici per garantire il rispetto del nostro piano urbanistico e tutelare la qualità della vita dei cittadini. Il Comune utilizzerà tutti gli strumenti normativi e amministrativi per difendere le proprie scelte e, se necessario, si opporrà in ogni sede a decisioni che non rispettino la volontà della città e la visione di sviluppo delineata".  Sulla stessa linea anche l’assessore ai Lavori pubblici Ermanno Carassai, che ha espresso una ferma contrarietà alla proposta: "Tengo a ribadire la mia totale contrarietà alla richiesta per la realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti inerti da collocare in prossimità del nucleo urbano, in una zona a destinazione abitativa, compresa nel basso bacino del fiume Chienti, già interessato da una rilevante contaminazione della falda idrica. È un inquinamento di cui la collettività ha già dovuto sopportare le conseguenze igienico-sanitarie ed economiche".  Carassai ha inoltre evidenziato i rischi per le falde idriche e i problemi di viabilità che l’impianto comporterebbe: "L’impianto dovrebbe sorgere a monte dell’area di rispetto dell’acquedotto comunale, con conseguenti rischi per la sicurezza delle acque e in una parte della città già segnata da criticità viarie".  La Giunta comunale, compatta, ha dunque ribadito la volontà di difendere la pianificazione urbanistica e la tutela ambientale e sanitaria di Santa Maria Apparente, annunciando che "l’Amministrazione si opporrà in tutte le sedi competenti alla realizzazione dell’impianto".

Confapi Industria Ancona e DAT Air insieme per lo sviluppo delle PMI marchigiane: nasce una nuova partnership

Confapi Industria Ancona e DAT Air insieme per lo sviluppo delle PMI marchigiane: nasce una nuova partnership

09/10/2025 14:40

Decolla una nuova sinergia a favore delle imprese marchigiane. È ufficialmente partita la collaborazione tra Confapi Industria Ancona, associazione di riferimento per le piccole e medie imprese delle Marche, e DAT – Danish Air Transport, la compagnia aerea danese che gestirà i voli di continuità territoriale tra Ancona, Milano Linate e Roma Fiumicino. La partnership, nata nell’ambito dei rapporti di cooperazione con Ancona International Airport, rappresenta un passo strategico verso il rafforzamento dei collegamenti con i principali poli economici italiani e la promozione dell’imprenditoria locale su scala nazionale. Obiettivo: creare nuove occasioni di sviluppo, innovazione e networking per il tessuto produttivo marchigiano. «Questa collaborazione rappresenta un’opportunità concreta per le PMI, facilitando connessioni strategiche – ha dichiarato Giorgio Giorgetti, presidente di Confapi Marche –. Con DAT e Ancona International Airport stiamo già lavorando a progetti che metteranno in rete imprese e territori, sviluppando nuove idee». A sottolineare l’impegno operativo è anche Michele Montecchiani, direttore di Confapi Industria Ancona: «La nostra associazione è stata la prima a valorizzare i voli di continuità territoriale organizzando Business Day per gruppi di imprenditori con andata e ritorno da Ancona in giornata, dimostrando concretamente i vantaggi offerti dal nostro aeroporto regionale». Dal canto suo, Luigi Vallero, general manager di DAT, ha evidenziato come la partnership vada ben oltre l’aspetto logistico: «Siamo orgogliosi di essere parte attiva di un progetto che rappresenta un’occasione concreta per il sistema produttivo marchigiano. La nostra collaborazione con Confapi Industria Ancona punta a essere un vettore di sviluppo, innovazione e relazioni per le Marche, una regione dal potenziale straordinario che vogliamo sostenere con servizi pensati per il mondo business». Soddisfazione anche da parte di Hamish De Run, presidente di Ancona International Airport, che ha rimarcato il ruolo dell’infrastruttura come facilitatore territoriale: «L’aeroporto è lieto di fungere da trait d’union tra imprenditori marchigiani e compagnia aerea, rendendo più agevoli i collegamenti con due città italiane strategiche come Milano e Roma». Il piano di collaborazione, che prenderà concretamente avvio a novembre 2025, coinvolgerà imprenditori, stakeholder istituzionali e PMI in una serie di iniziative dedicate alla crescita e alla competitività del tessuto produttivo regionale, con focus su mobilità business, networking e innovazione. Confapi Industria Ancona, che rappresenta centinaia di piccole e medie imprese della regione, conferma così la sua missione di creare ponti tra imprese e istituzioni, mentre DAT, compagnia danese fondata nel 1989 e operativa in Italia dal 2018, consolida la propria presenza nel Paese con un servizio riconosciuto per affidabilità e continuità. La nuova alleanza – sostenuta da Ancona International Airport, società di gestione dell’aeroporto “Raffaello Sanzio” – si pone dunque come un modello virtuoso di collaborazione pubblico-privato, in grado di coniugare mobilità, impresa e sviluppo territoriale per proiettare le Marche sempre più al centro delle rotte economiche nazionali ed europee.

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