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Macerata, prosegue la demolizione in via Pantaleoni. Iommi: "Per lunedì terminato il primo cantiere"

Macerata, prosegue la demolizione in via Pantaleoni. Iommi: "Per lunedì terminato il primo cantiere"

Avevamo seguito lo scorso sabato 27 aprile l’avvio dei lavori di demolizione del maxi-cantiere di via Maffeo Pantaleoni. Abbiamo svolto un altro sopralluogo per vedere come stanno procedendo, sentendo anche il parere dell’assessore all’urbanistica del comune di Macerata, Silvano Iommi, che ci ha detto come per lunedì prossimo si conti di terminare la demolizione del primo cantiere.

 “Per il pomeriggio di giovedì verrà ultimata la demolizione del civico 109, quindi i primi due blocchi potranno dirsi completati. Si procederà poi da venerdì alla demolizione del civico 107 e a seguire si arriverà al 105. Entro lunedì 6 maggio confidiamo di terminare il primo cantiere, il più grande, che va appunto dal civico 111 al 105"

Oltre alla demolizione degli edifici del primo cantiere, procede nel frattempo anche quella del corpo basso. In tal caso un notevole contributo è dato dalla pioggia, utile ad abbattere le polveri.

“Stasera si completerà anche il taglio del corpo basso. Ultimato quello si possono poi isolare i cantieri. Essendo tre cantieri diversi, di conseguenza i lavori sono svolti tre ditte diverse. È importante dunque poter delimitare le aree di pertinenza di ciascun cantiere. In tutto ciò la pioggia permette di lavorare in maniera più spedita, contribuendo ad abbattere le polveri”.

La demolizione di quello che è attualmente il cantiere più grande di tutto il centro Italia sta producendo, come normale che sia, una grande quantità di detriti. Su come essi vengano smaltiti fa chiarezza l’assessore Iommi.

“I detriti in parte sono utilizzati per creare un gradone di lavoro. È come se si allargasse la strada per andare a comporre la paratia per le macchine trivellatrici. A quel punto poi si potrà scavare e portare via i detriti. Adesso nei momenti morti c’è una macchina che separa il materiale ferroso da tutto il resto. Una volta raccolti i detriti finiscono poi nei depositi previsti dalle norme, dove subiranno un’altra selezione”.

I lavori di demolizione del maxi-cantiere procedono dunque in maniera spedita e soprattutto con grande attenzione per ogni singolo aspetto, anche per quello che riguarda la salvaguardia del benessere animale, come ci dice l’assessore:

“Abbiamo già fatto diversi controlli, ma vogliamo continuare a prestare attenzione su tutto. L’ultimo palazzo a monte, quello dove c’è l’imbocco di Via Zorli, è l’unico con mezzo cornicione rifatto in cemento. Lì sopra in passato le rondini hanno fatto dei nidi. Avendo a che fare con una specie protetta, abbiamo eseguito un primo controllo e sembrerebbero essere tutti nidi abbandonati. Si farà comunque domani un ulteriore verifica con un apposito cestello. Nel caso i cui i nidi fossero “attivi”, gli abitandi del nido andrebbero recuperati e consegnati al centro recupero degli animali selvatici protetti. Sembra comunque non esserci nulla di tutto ciò”.

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